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Cernobbio, il Comune nega lo spazio a Sbilanciamoci!

Anche quest’anno il Comune di Cernobbio ha negato la sala principale per lo svolgimento del Forum di Sbilanciamoci! e la Questura impone una sorta di “zona rossa”. Il portavoce Giulio Marcon scrive al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi: “Discriminazione inaccettabile”. Da Collettiva

Non disturbate il manovratore. Anche quest’anno il Comune di Cernobbio ha negato la sala principale per lo svolgimento del Forum di Sbilanciamoci!, l’evento organizzato dall’omonima campagna che riunisce 52 associazioni e organizzazioni di volontariato. Non solo: la Questura di Como ha imposto una sorta di “zona rossa” sull’intero territorio comunale (un’area di 12 chilometri quadrati e lunga quasi 3 chilometri), vietando qualsiasi iniziativa pubblica in concomitanza con il famoso seminario internazionale organizzato dallo Studio Ambrosetti a Villa d’Este.

Diritto di manifestazione negato 

La campagna Sbilanciamoci!, che ogni anno organizza “L’Altra Cernobbio” come alternativa simbolica al workshop dell’élite economica internazionale, ha visto così negarsi il diritto di espressione e di manifestazione. Un diritto costituzionale che, come sottolinea il portavoce Giulio Marcon, viene calpestato senza giustificazioni: “È inaccettabile la politica dei due pesi e due misure. Al forum dello Studio Ambrosetti è garantita ogni agibilità democratica e logistica, mentre alle associazioni di volontariato viene negato un diritto fondamentale”.

La lettera al ministro Piantedosi 

La questione è stata oggetto di una lettera inviata al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, in cui Marcon ha espresso il proprio sdegno per quella che definisce “una vera e propria discriminazione”, chiedendo al titolare del dicastero di intervenire direttamente. Nella lettera, il portavoce di Sbilanciamoci! ha raccontato come, per il secondo anno consecutivo, il Comune abbia concesso solo una piccola stanza decentrata, insufficiente a contenere il numero previsto di partecipanti. A ciò si aggiunge la decisione della Questura di Como, che ha negato qualsiasi forma di manifestazione pubblica, anche quelle più simboliche come una biciclettata di 45 minuti o una camminata in gruppo.

Il Forum si farà

L’appuntamento con “L’Altra Cernobbio” è comunque confermato, anche se con limitazioni imposte dall’alto. Si svolgerà presso lo Spazio Gloria Arci Xanadù di Como e il Teatro Nuovo Rebbio, dal 6 al 7 settembre, e presso la Sala di via Cinque Giornate a Cernobbio l’8 settembre (qui il programma completo). 

Le proposte

“Avanzeremo le nostre proposte concrete per superare un modello di sviluppo fondato sullo sfruttamento delle persone e delle risorse, sul riarmo e la contrapposizione bellica, mettendo al centro la pace e il disarmo, la sostenibilità ambientale e sociale, i diritti, il welfare e l’eguaglianza”, fa sapere Marcon. “È l’unica che abbiamo. Fermiamo le guerre e il collasso ambientale e sociale”: questo il titolo del Forum, così spiegato sul sito di Sbilanciamoci!: “I conflitti, i cambiamenti climatici, la povertà e le diseguaglianze – si legge – stanno mettendo a rischio l’umanità e il pianeta. Si tratta di questioni di assoluta urgenza a cui gli esponenti dei vertici istituzionali, politici, economici e finanziari che si riuniscono nel workshop dello Studio Ambrosetti forniscono risposte del tutto sbagliate o inadeguate”.