Il divieto di svolgere il forum annuale di Sbilanciamoci a Cernobbio il prossimo 1 e 2 settembre è un fatto di inusitata gravità. Ancora più grave che la decisione sia stata presa per “motivi di ordine pubblico”. Una motivazione inconsistente e risibile. Una ferita alla democrazia e ai diritti costituzionali: lede l’articolo 17 (diritto di […]
Il divieto di svolgere il forum annuale di Sbilanciamoci a Cernobbio il prossimo 1 e 2 settembre è un fatto di inusitata gravità. Una ferita alla democrazia e ai diritti costituzionali. Ancora più grave che la decisione sia stata presa per “motivi di ordine pubblico”.
Si tratta di una motivazione inconsistente e risibile: non si capisce quale siano i motivi di ordine pubblico per una riunione che si svolge al chiuso, che è stata già ospitata dal Comune (2010) e che Sbilanciamoci ha svolto a Cernobbio anche negli anni 2009 e 2022, senza che mai si sia registrato alcun problema per il contemporaneo seminario dello Studio Ambrosetti.
Sarebbe un “problema di ordine pubblico” la partecipazione degli esponenti delle 51 organizzazioni della campagna Sbilanciamoci, che rappresentano milioni di cittadini e volontari: quelli di Emergency che vanno a curare i feriti nelle aree di guerra, quelli della Fish (Federazione Italiana Superamento dell’Handicap) che danno assistenza ai disabili del nostro paese, i sacerdoti e i giovani attivisti delle parrocchie e di Pax Christi, quelli del Cnca (Coordinamento nazionale delle comunità d’accoglienza) che accolgono i tossicodipendenti, quelli del Wwf che organizzano le Oasi per accogliere gli animali in pericolo, eccetera.
È una decisione gravissima: lede l’articolo 17 (diritto di riunione) e l’articolo 21 (diritto d’espressione) della Costituzione repubblicana. Non garantisce l’espressione di punti di vista diversi, discrimina tra soggetti privati (allo Studio Ambrosetti sì, a Sbilanciamoci no) e si fonda su una motivazione inesistente, discriminatoria, al limite dell’arbitrio.
Il 27 luglio il ministro Piantedosi, rispondendo al question time del senatore De Cristofaro, ha detto che avrebbe sostenuto il Comune di Cernobbio nella ricerca di una soluzione. Il Comune non ha proposto nessuna soluzione alternativa se non una saletta da 30 posti, non attrezzata, incompatibile con lo svolgimento del forum. Il ministro ha detto che non è stata data nessuna indicazione da parte sua al Comune di Cernobbio di vietare la concessione della sala per il forum di Sbilanciamoci. Rimane il fatto che la lettera del Comune con cui si nega la sala e la riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza di Como (con il prefetto e il questore) portano la stessa data: il 21 luglio. Una casualità sospetta.
Ci dispiace che con questa decisione il Comune di Cernobbio dia adito all’idea di una Cernobbio inospitale, intollerante e chiusa alla diversità delle opinioni. Non è un buon servizio che il Comune fa alla sua gente.
Quest’anno dedichiamo il forum (“La strada maestra”) alla Costituzione, che è il nostro programma politico nell’attuazione dei diritti fondamentali e nella costruzione di una democrazia reale e sostanziale. Al Forum di quest’anno parteciperanno i segretari nazionali Cgil della Fiom, della Filt e della Flai. Ci saranno i presidenti delle Acli, di Greenpeace e di Libertà e Giustizia, Don Virgilio Colmegna della Casa diella Carità di Milano. E poi i rappresentanti delle organizzazioni di Sbilanciamoci: Arci, Legambiente, Wwf, Unione degli Studenti, Un Ponte per, Cnca e tanti altri (il programma su www.sbilanciamoci.info). Se non lo potremo fare a Cernobbio, ci faremo sentire da Como per dire che serve un’economia di giustizia, un nuovo modello di sviluppo su una vera transizione ecologica, un lavoro fondato sui diritti, un welfare universale per tutte e per tutti, la pace e il disarmo.
Dal forum di Cernobbio anche noi lanceremo la manifestazione nazionale a San Giovanni a Roma il 7 ottobre promossa da 120 associazioni e dalla Cgil: insieme per la Costituzione. Un appello quanto mai urgente e necessario di fronte allo stillicidio quotidiano di attacchi e minacce alla nostra Carta fondamentale: i progetti del governo dell’autonomia differenziata e del presidenzialismo vanno in questa direzione. Come anche vanno nella stessa direzione gli attacchi ai diritti sociali e civili fondamentali dei cittadini. È una deriva che va fermata, arginata, con le armi della democrazia e della partecipazione. È questo il messaggio che dal forum di Sbilanciamoci vogliamo lanciare.