Appelli, analisi, saggi, documenti e articoli sulla guerra in Ucraina, per capire le dinamiche del conflitto, del cambiamento delle relazioni internazionali, della guerra in Europa

Attacco israeliano all’Iran, il mito del cambio di regime
L'intelligence americana sa che l'Iran è lontano anni dalla bomba atomica. L’obiettivo strategico di Israele - e degli Usa - è il caos in Medio Oriente, perché lo stato ebraico resti la sola superpotenza regionale. I risultati si possono presumere dai precedenti in Iraq, Afghanistan, Libia e Siria.

Il “Manifesto” che infiamma la politica tedesca
Una piattaforma politica decisamente pacifista e anti riarmista ha iniziato circolare nelle sedi dei socialdemocratici tedeschi a partire dal 10 giugno. Con una parte finale di proposte per la Germania, l'Europa e l'Ucraina. Qui il testo tradotto e i firmatari.

“La logica della deterrenza ci sta portando al baratro”
"Il Regno Unito ha sogni da potenza nucleare ma resta ancella degli Stati Uniti". Intervista a Francesco Vignarca di Rete Pace e Disarmo. Da Il Fatto quotidiano

Le jour où l’UE a décidé de réexaminer son accord d’association avec Israël
Israël a souvent pu compter sur des soutiens inconditionnels – comme l’Allemagne, l’Autriche, l’Italie, la République tchèque ou la Hongrie – pour bloquer toute initiative négative de l’UE à son encontre et contrer les pays plus sensibles au sort de la population palestinienne – comme l’Irlande, l’Espagne ou la Slovénie. Da Le Monde

Rearm, l’Eurocamera boccia la procedura d’urgenza
Von der Leyen ha voluto accelerare l’iter di approvazione, che dovrà passare soltanto al vaglio dei rappresentanti dei governi in sede di Consiglio Ue, ma non all’Eurocamera. Da il manifesto

Sempre più armi italiane all’estero
Nel 2024 il Governo ha approvato un sensibile aumento di licenze per la vendita di armi italiane all’estero: sfiorati gli 8 miliardi complessivi (considerando anche le intermediazioni) di cui 7,6 (+1,4 miliardi in un anno) derivanti da autorizzazioni individuali e licenze globali. Continua l’export verso Paesi autoritari o con violazioni di diritti umani e anche verso l’Ucraina in guerra.

Crowdfunding di guerra. Le nuove vie della finanza
L’allineamento tra il settore finanziario e l’industria della difesa è sempre più evidente. Il riarmo diviene con Rearm Europe un’opportunità di investimento a basso rischio, alimentata da soldi pubblici e agevolazioni normative. L’accesso ai capitali privati ne diventa un pilastro, inclusi i fondi pensione.

Armi e tecnologie, a chi conviene il genocidio
Boeing, Lockheed Martin e RTX sono tra i principali fornitori di tecnologie militari all’esercito israeliano. Dietro di loro si celano fondi d’investimento internazionali. Per questo il genocidio non si ferma.

L’Europa, la pace, le piazze
L’Europa è stretta, da tempo, tra le prepotenze di Usa e Russia. Di fronte al disordine che ci avvolge, la piazza del 15 marzo pone il problema di un’Europa che rialzi la testa e non si faccia travolgere dal vortice delle indigeribili politiche di Trump.

Più armi, più spesa: all’anno altri 25 miliardi
Alzare la spesa militare al 2,5% del Pil significa passare da 32 a 57 mld ogni anno. Vignarca (Milex): "Senza strategia significa comprare ancora decine di aerei, navi, sommergibili? Per metterli dove? si tratta di crescite irrealistiche". Da Il Fatto

Il costo climatico della guerra in Ucraina
Report di una ong ucraina analizza come in tre anni di conflitto, oltre a morti, feriti, distruzioni e costi economici, siano stati prodotti 200 milioni di tonnellate di CO2, equivalenti alle emissioni annuali di tre Stati o di 120 milioni di auto in un anno. Da La Stampa

Ucraina, la finzione dei negoziati
Gli incontri al vertice di questi giorni - a Parigi tra gli europei e in Arabia Saudita tra Russia e Stati Uniti – non hanno portato ad alcuna proposta per la fine della guerra in Ucraina. E da Cambridge arrivano nuove idee su come costruire un accordo di pace duraturo.

Ucraina, l’improbabile pace di Trump
La proposta di Donald Trump di negoziato sull’Ucraina difficilmente potrà portare a un accordo di pace duraturo. Ha messo a nudo l’assenza di proposte europee su come costruire un ordine di pace nel nostro continente e mostra la necessità di nuove idee e proposte da parte dei pacifisti.

Espansionismo senza copertura
Il presidente Usa regala a Putin ogni concessione prima ancora che il negoziato sull’Ucraina sia convocato e umilia l'Europa, insieme al Regno Unito. Non si sa cosa resti dell'Alleanza Atlantica e servirebbe un dibattito non ragionieristico sulla difesa geostrategica, che però non si vede emergere alla conferenza di Monaco.

Camera, ddl contro la trasparenza sull’export di armi
Un ddl voluto dal governo Meloni intende modificare la legge 185 sull’export di armi italiane cancellando ulteriormente la trasparenza. La società civile si mobilita con la campagna "Basta favori ai mercanti di armi".

Armi all’Ucraina, i costi nascosti nei programmi di riarmo
Dopo tre anni di guerra in Ucraina, permane la più totale assenza di informazioni ufficiali sul costo del supporto militare che l’Italia ha fornito finora a Kiev in termini di armi e munizioni inviate. Le spese militari nel 2025 sono in ogni caso salite a 32 miliardi. Da Milex

La Corte dell’Aja rischia l’azzeramento
Una delegazione italiana di politici del centrosinistra e ong ha incontrato nei giorni scorsi all'Aja i vertici della Corte penale internazionale. C'è grande allarme sul possibile sanzionamento il prossimo 3 gennaio del Cpi da parte del Senato Usa, parificando di fatto la Corte ad un gruppo terroristico.

«Un altro modo per uccidere»: l’Onu contro il bando di Unrwa
Gli Stati condannano la legge israeliana che caccia l'agenzia per i rifugiati palestinesi. Ma per ora solo a parole. Oltre agli effetti politici, preoccupano quelli pratici: a rischio la rete umanitaria nei Territori palestinesi. Da il manifesto

Esplosione di spese militari: 32 miliardi nel 2025
Dall'esame del disegno di legge di bilancio si desume un aumento della spesa per la Difesa di oltre 2 miliardi, arrivando così al nuovo record di quasi 32 miliardi, più 12% in dieci anni. Di questi 13 miliardi all'industria militare vanno per nuove armi.

Dal Sudan a Gaza. «Il momento della pace è ora»
Intervista a Rossella Miccio, presidente di Emergency. «O capiamo che stiamo andando verso l’autodistruzione, oppure temo che sarà davvero difficile pensare a un futuro per l’umanità». Da il manifesto