Il programma F35 non si sospende e non si taglia. È un voltafaccia inaccettabile da parte di PD e M5S, oltre ad essere una scelta drammaticamente sbagliata: quei dieci miliardi di euro servirebbero per lavoro, scuola, sanità. Non per i cacciabombardieri.
Ieri la Camera dei Deputati ha approvato una mozione sugli F35 della maggioranza di governo (in prima fila PD e Cinque Stelle, ma anche IV e LeU) che dà il via libera alla continuazione della produzione e acquisto dei cacciabombardieri. Nella mozione parlamentare il verbo “valutare“ si spreca, come anche la necessità di valorizzare l’industria aerospaziale e la cooperazione internazionale militare. C’è poi la necessità di fare attenzione “al contenimento della spesa”, invito che non si nega a nessun provvedimento.
La sostanza è questa: si va avanti, il programma F35 non si sospende e non si taglia.
Quello del Movimento 5 Stelle e del PD è un tradimento del movimento per la pace e di chi marcia da Perugia ad Assisi; è una sconfessione di quanto affermato dai due partiti fino a poco tempo fa.
È un clamoroso voltafaccia del Movimento 5 Stelle che in modo anche roboante nella scorsa legislatura aveva detto un fortissimo no agli F35. E ora si limita a “valutare” e a verificare il programma dei cacciabombardieri. Ed è un voltafaccia del PD che nella scorsa legislatura aveva votato la mozione Scanu (un suo deputato) per il dimezzamento della spesa degli F35: il deputato del PD Pagani (capogruppo in commissione difesa) ha giudicato sbagliata quella mozione (che nel 2014 lui stesso però aveva votato) del suo gruppo politico e ha valutato nel dibattito generale l’intenzione “lodevole” (sic) della mozione della Lega. Fantastico.
Di Maio ha fatto un profluvio di dichiarazione contro gli F35 e ha più volte ribadito la sua contrarietà.
Zingaretti aveva affermato che gli F35 sono “una scelta non condivisibile” e si era fatto fotografare con il cartello “Stop F35”.
Tutto questo è ora carta straccia. Per noi si tratta di un voltafaccia inaccettabile, oltre ad essere una scelta drammaticamente sbagliata: si buttano nei prossimi anni più di dieci miliardi per dei cacciabombardieri utili solo a fare la guerra, quando avremmo avuto bisogno di quei soldi per il lavoro, la scuola, la sanità.
È una scelta che noi contestiamo e che contesteremo anche nei prossimi mesi: non ci fermeremo con la mobilitazione delle nostre associazioni, ci faremo sentire. È una fortissima delusione: la politica che doveva rappresentare il cambiamento, continua invece come tutti gli altri. Comprando aerei da guerra.