Pubblichiamo il Documento per l’audizione presso le Commissioni congiunte Bilancio del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati presentato dalla Campagna Sbilanciamoci! l’8 novembre.
La manovra di bilancio 2020-2022 non delinea una strategia, ma si
colloca dentro l’assoluta priorità di evitare l’aumento dell’IVA e di
rispondere timidamente ad alcuni dei più urgenti problemi del Paese. La situazione del resto è molto problematica: il debito è arrivato a oltre
il 135% del PIL, l’economia è in stagnazione, i consumi delle famiglie
sono cresciuti di appena lo 0,4%, un livello molto basso, siamo tornati
al 2014. Ancora dobbiamo recuperare i livelli di PIL e di capacità
produttiva del 2007-8.
Lo stesso si può dire per gli investimenti pubblici. La crescita reale
dell’economia nel 2020 è prevista dalla NADEF, grazie alla manovra, a un
modesto 0,6%, rispetto a una previsione tendenziale dello 0,4%. Tradotto
in parole povere, secondo il Governo l’impatto espansivo della manovra
sarebbe dello 0,2%: quasi nullo. Di fronte a questa situazione c’è poco
coraggio in questa manovra di bilancio, si poteva fare molto di più. È
una manovra di galleggiamento, all’insegna del “vorrei, ma non posso”.
Non ci sono tagli, ma nemmeno molte risorse in più per istruzione,
sanità e welfare. I circa 7 miliardi di entrate dalla lotta all’evasione
– che per Sbilanciamoci! è una assoluta priorità – appare una previsione
sovrastimata e tutta da verificare.