Dopo le europee, la resa dei conti al governo. Con il rilancio della Lega su flat tax, decreto Sicurezza-bis e autonomia differenziata si profila un sovversivismo di governo che potrebbe cambiare la costituzione materiale del Paese, mettendo a rischio i fondamenti democratici della convivenza civile.
Dopo il successo elettorale alle europee, il (vice) premier Salvini ha rilanciato la sua agenda, mettendo con le spalle al muro i 5 Stelle: oltre al TAV anche la flat tax, il decreto Sicurezza-bis e l’“autonomia differenziata”. Un’agenda – per noi di Sbilanciamoci! – indigeribile e sovversiva rispetto alla costituzione materiale del nostro Paese.
La flat tax è un favore ai ricchi, uno schiaffo alle diseguaglianze economiche (che cresceranno ancora) e un fardello per le future generazioni. Come già fece Reagan negli anni ’80, il taglio delle tasse provocherà una voragine del debito pubblico, sempre che Bruxelles (a loro dobbiamo affidarci) glielo faccia fare. La flat tax sovverte inoltre il principio di progressività fiscale previsto dall’art. 53 della Costituzione.
Il decreto Sicurezza-bis rappresenta un accanimento contro i migranti e il dissenso politico e sociale. Oltre a essere incostituzionale per la mancanza dei requisiti di necessità e urgenza, il testo (che contiene provvedimenti contro la violenza negli stadi a campionato concluso) è manifestatamente eterogeneo: cosa hanno a che fare le Universiadi di Napoli con tutto il resto del decreto è difficile da capire. Il decreto sovverte l’art. 3 della Costituzione (il principio di eguaglianza) e i principi di proporzionalità e ragionevolezza della pena – ribaditi dalla Corte costituzionale nella sentenza numero 10 del novembre 2016 – quando prevede fino a 4 anni di carcere per un fumogeno a una manifestazione. Per non parlare delle multe alle navi che soccorrono i migranti, per le quali si introduce una pena amministrativa in barba alle convenzioni internazionali cui l’Italia aderisce.
Poi c’è l’“autonomia differenziata”, che sovverte l’art. 3 della Costituzione (il principio d’eguaglianza) e realizza quella secessione dei ricchi di cui ha parlato Gianfranco Viesti sul nostro sito, una secessione da sempre nei sogni della Lega Nord (come si chiamava una volta): diritti diseguali, sanità e istruzione di serie A e di serie B, divaricazione tra Nord e Sud.
Il Movimento 5 Stelle farà da argine? Staremo a vedere. Il sovversivismo di governo che si preannuncia per le prossime settimane cambia la costituzione materiale del Paese, mette a rischio i fondamenti democratici della convivenza civile e mina la coesione sociale.
Sbilanciamoci! la pensa in modo diametralmente opposto: servono maggiore giustizia fiscale, accoglienza e diritti per i migranti, un Paese solidale. Le proposte – concrete e dettagliate – le abbiamo messe nero su bianco da tempo e ogni anno le riproponiamo nelle nostre “Controfinanziarie” al Parlamento. Un’Italia capace di futuro può ripartire da qui.