La Camera ha votato oggi alcune mozioni sul programma degli F-35. Sono state purtroppo bocciate le due mozioni presentate da Sel e da M5S che chiedevano la cancellazione dell’intero programma. Tra le mozioni approvate, quella presentata dal Partito democratico che prevede il dimezzamento del budget inizialmente previsto.
La Camera ha votato oggi alcune mozioni sul programma degli F-35.
Sono state purtroppo bocciate le due mozioni presentate da Sel e da M5S che chiedevano la cancellazione dell’intero programma.
Tra le mozioni approvate, quella presentata dal Partito democratico che prevede il dimezzamento del budget inizialmente previsto. Vedremo se la legge di stabilità 2015 terrà conto del voto di oggi.
Riportiamo di seguito i dispositivi delle mozioni votate oggi.
Mozione SEL e LED – bocciata
“Impegna il Governo:
a cancellare la partecipazione al programma Joint Strike Fighter per la produzione dei cacciabombardieri F-35, iniziando fin da subito le procedure previste dal Memorandum of Understanding dei partner del programma, per una chiusura definitiva di qualsiasi attività (sviluppo, produzione) ad esso correlata da parte del nostro Paese;
a sospendere immediatamente qualsiasi attività contrattuale, di accordo tra le parti o di ulteriore acquisizione, nei confronti del Joint Strike Fighter program office del progetto fino alla definizione di tutte le procedure e decisioni che possano rendere effettiva la scelta di cancellazione della partecipazione italiana al programma.”
(1-00424)
«Marcon, Migliore, Duranti, Piras, Aiello, Airaudo, Boccadutri, Franco Bordo, Costantino, Di Salvo, Daniele Farina, Fava, Ferrara, Fratoianni, Giancarlo Giordano, Lacquaniti, Lavagno, Kronbichler, Matarrelli, Melilla, Nardi, Nicchi, Paglia, Palazzotto, Pannarale, Pellegrino, Pilozzi, Piazzoni, Placido, Quaranta, Ragosta, Ricciatti, Sannicandro, Scotto, Zan, Zaratti».
(3 aprile 2014)
Mozione LEGA NORD E AUTONOMIE – bocciata
Impegna il Governo:
”a respingere la prospettiva del disarmo aereo nazionale avanzata nel documento approvato dalla Commissione difesa della Camera dei deputati, noto come «lodo Scanu», subordinando tuttavia la continuazione della partecipazione del nostro Paese al programma F-35 agli esiti delle verifiche tecniche sull’affidabilità del velivolo e chiedendo al Governo degli Stati Uniti di ammettere personale italiano ai test che vengono condotti sulla piattaforma;
a garantire comunque la prosecuzione dell’ammodernamento delle forze aeree ed aeronavali del nostro Paese, in un quadro di immutata collaborazione con il Governo degli Stati Uniti, eventualmente negoziando, in caso di ulteriori difficoltà tecniche del programma F-35, l’acquisto o il leasing di una congrua partita di caccia F-22 Raptor e, per la Marina, l’acquisizione dei più recenti esemplari di AV-8 B che verranno dismessi dal Corpo dei marine;
ad assumere iniziative per destinare al comparto sicurezza interna i risparmi temporaneamente conseguiti con la sospensione dei pagamenti dovuti per l’F-35, in modo tale da revocare almeno per l’anno 2014 i tagli disposti in sede di spending review a carico del Ministero dell’interno.”
(1-00563)
«Gianluca Pini, Marcolin, Allasia, Attaguile, Borghesi, Bossi, Matteo Bragantini, Busin, Caon, Caparini, Grimoldi, Guidesi, Invernizzi, Molteni, Prataviera, Rondini, Simonetti».
(29 luglio 2014)
Mozione M5S – bocciata
Impegna il Governo:
“a cancellare la partecipazione dell’Italia al programma Joint Strike Fighter e a sospendere immediatamente qualsiasi attività contrattuale;
in subordine all’impegno precedente:
a) a sospendere immediatamente l’attività contrattuale dei velivoli F-35B dei prossimi lotti previsti, al fine di conseguire risparmi stimati, di spese in conto corrente, di circa 560 milioni di euro;
b) a sospendere l’attività contrattuale fino alla fase di piena produzione, posto che, in base alle proiezioni presentate dal General accounting office degli Stati Uniti relativamente all’auspicata riduzione del prezzo unitario degli F-35 costruiti nella fase di piena produzione che sarà avviata nel 2019, rispetto a quelli prodotti nella fase di produzione iniziale a basso rateo attualmente in corso, il solo rinvio dell’acquisto dei 24 aerei che l’Italia prevede di acquistare entro il 2019 comporterebbe un risparmio di almeno un miliardo di dollari (i 24 aerei costerebbero in tutto circa 2,27 miliardi di dollari, anziché 3,35 miliardi di dollari), senza contare che detti velivoli non richiederebbero i successivi interventi di ammodernamento causati dal fenomeno della «concurrency»;
c) ad avviare comunque la rinegoziazione con il Joint program office delle funzioni della Faco e delle capacità industriali connesse, giacché la Faco (final assembly and check out) è di proprietà dello Stato e potrà per questo essere utilizzata come centro di manutenzione, anche se Lockheed Martin decidesse di annullare la produzione a Cameri e, conseguentemente, ad avviare una valutazione degli investimenti che impattano sulle aziende italiane collegate al Joint Strike Fighter, al fine di mantenere la loro capacità di sviluppo industriale e know-how acquisibile;
a ridurre il fondo appositamente creato nel 2002 di spese in conto capitale che prevede il finanziamento del progetto Joint Strike Fighter, liberando così immediatamente risorse impegnate per i prossimi anni;
ad avviare da subito una prima fase di sospensione del progetto, al netto dei lotti già contrattualizzati definitivamente (LRIP 6 e LRIP 7 per 6 aerei) e della valutazione dello stato di acquisizione dei lotti successivi (LRIP 8, LRIP 9, LRIP 10 e LRIP 11).”
(1-00577) «Basilio, Rizzo, Artini, Paolo Bernini, Corda, Frusone, Tofalo, Manlio Di Stefano, Di Battista, Sibilia, Del Grosso, Grande, Spadoni, Scagliusi, Carinelli».
(Mozione non iscritta all’ordine del giorno ma vertente su materia analoga).
Mozione di Scelta Civica – approvata
impegna il Governo:
“a rispettare gli impegni precedentemente assunti e relativi all’acquisto degli F-35, in linea con le nuove capacità di spesa connesse ai tagli finalizzati al contenimento del debito pubblico che stanno interessando anche il settore della difesa;
a garantire, eventualmente riaggiornandolo, alla luce delle nuove e accresciute esigenze di bilancio, il programma di acquisizione degli F-35, ponendo particolare attenzione al ruolo attivo dell’Italia rispetto agli altri Paesi e assicurando la capacità nazionale di manutenzione dei velivoli in dotazione;
ad assicurare un monitoraggio continuo, riferendo ai competenti organi parlamentari, delle diverse fasi di evoluzione del progetto, ribadendo il ruolo centrale delle diverse regioni italiane e garantendo l’acquisizione delle competenze tecnologiche necessarie legate ai velivoli.”
(1-00578) «Causin, Mazziotti Di Celso, Vargiu, Vitelli, Molea, Matarrese, Rabino».
(Mozione non iscritta all’ordine del giorno ma vertente su materia analoga).
Mozione di PD + PI – approvata
Impegna il Governo:
“a riesaminare l’intero programma F-35 per chiarirne criticità e costi con l’obiettivo finale di dimezzare il budget finanziario originariamente previsto, così come indicato nel documento approvato dalla Commissione parlamentare difesa della Camera dei deputati a conclusione dell’indagine conoscitiva sui sistemi d’arma, in vista del Consiglio europeo del dicembre 2013, tenendo conto dei ritorni economici e di carattere industriale da esso derivanti;
a ricercare, entro questi limiti, ogni possibile soluzione e accordo con i partner internazionali del programma F-35, al fine di massimizzare i ritorni economici, occupazionali e tecnologici, valorizzando gli investimenti già effettuati nella Faco e la sua potenzialità quale polo produttivo e logistico internazionale;
a mantenere costante il controllo sulla piena rispondenza dei velivoli ai requisiti di efficienza e di sicurezza e ai criteri operativi delle Forze armate.”
(1-00586) «Scanu, Marazziti, Aiello, Bolognesi, D’Arienzo, Ferro, Fioroni, Fontanelli, Carlo Galli, Garofani, Gregori, Marantelli, Massa, Moscatt, Salvatore Piccolo, Giuditta Pini, Stumpo, Valeria Valente, Villecco Calipari, Zanin, Carra, Iacono, Amoddio».
Mozione di NCD + approvata
impegna il Governo:
“a ricercare ogni possibile soluzione e accordo con i partner internazionali del programma F-35, al fine di massimizzare i ritorni economici, occupazionali e tecnologici, valorizzando gli investimenti già effettuati nella Faco e la sua competitività quale polo produttivo e logistico internazionale;
ad accertare nuovamente la piena rispondenza dei velivoli ai requisiti di sicurezza e ai criteri tecnici e operativi delle Forze armate;
a considerare nuovamente le scelte complessive relative al programma F-35, sulla base dell’apprezzamento dello scenario strategico, degli impegni internazionali assunti dall’Italia e delle risorse disponibili, come definiti nel Libro bianco per la sicurezza internazionale e la difesa.”
(1-00590) «Cicchitto, Dorina Bianchi, Sammarco, Scopelliti, Tancredi, Alli».
LINK AL TESTO
http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_17/showXhtml.asp?highLight=0&idAtto=23634&stile=7
Mozione di FI + Pdl + approvata con riformulazione (ma il dispositivo resta questo)
Impegna il Governo
“a contemperare le esigenze della difesa in materia di pianificazione dei programmi di ammodernamento e rinnovamento dei sistemi d’arma, delle opere, dei mezzi e dei beni direttamente destinati alla difesa nazionale, anche in riferimento al programma Joint Strike Fighter (F-35), con le più generali esigenze di contenimento della spesa pubblica, nel rispetto degli impegni assunti in sede internazionale e delle prerogative del Parlamento in materia di programmazione e pianificazione dei sistemi d’arma, tenendo conto della necessità di sviluppare e mantenere una solida base tecnologica e industriale come fattore di garanzia per la tutela degli interessi nazionali.”
(1-00593) «Brunetta, Vito, Gelmini, Ciracì».