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Sbilibro. Per l’Italia del dopovoto

L’e-book raccoglie gli articoli di sbilanciamoci.info alla vigilia e subito dopo le elezioni del 4 marzo scorso: interventi di commento al voto, insieme ad analisi economiche e proposte politiche alternative da mettere al centro dell’agenda della nuova legislatura

Il voto del 4 marzo ci ha restituito l’immagine nitida di un Paese profondamente diviso – tre poli contrapposti e senza maggioranza, una marcata spaccatura Nord-Sud, disuguaglianze socioeconomiche in costante aumento –, segnato dagli effetti di una crisi ormai decennale e di politiche sbagliate che hanno provocato pesanti conseguenze sulle condizioni di vita materiali delle fasce più deboli della popolazione.
L’affermazione dei partiti che hanno letteralmente scardinato l’assetto del sistema politico della cosiddetta “Seconda Repubblica” – Movimento 5 Stelle e Lega – matura dalle mancate risposte ai problemi del Paese in tutti questi anni, e in particolare nella scorsa legislatura. Il crollo del Partito democratico è la naturale, per certi versi largamente prevedibile, conseguenza di tutto ciò.
Non può stupire allora il fatto che la pessima campagna elettorale a cui abbiamo assistito non abbia toccato le vere emergenze e i nodi da sciogliere per uscire da questa lunga crisi, ma sia stata tutta improntata sulle priorità, l’immaginario e le parole d’ordine della destra, dalla sicurezza, all’immigrazione, al taglio delle tasse. L’esito delle elezioni, per così dire, era già inscritto nelle sue premesse.

In questo e-book, raccogliamo gli articoli pubblicati su sbilanciamoci.info alla vigilia e subito dopo il 4 marzo. Ci sembra un lavoro necessario, soprattutto in una fase di smarrimento e confusione, per non perdere la bussola e mantenere uno sguardo il più possibile lucido e affilato sulla realtà e i processi in corso.
Nella prima sezione compaiono alcuni contributi di analisi e commento al voto che tratteggiano i contorni del vicolo cieco in cui, proprio all’alba della “Terza Repubblica”, sembra essersi infilato il Paese: un vero e proprio stallo politico-istituzionale che potrebbe risolversi, nel modo peggiore, con un’improvvida alleanza di governo 5 Stelle-Lega. Sullo sfondo, un’interrogazione e una riflessione –sofferta e priva di alibi – su una sinistra uscita a pezzi dalla competizione elettorale, con prospettive di recupero inconsistenti, almeno nell’immediato.
La seconda sezione ospita i contributi centrati su temi prettamente economici, ciascuno dei quali corredato da proposte alternative. Queste ultime rappresentano il contrappunto rispetto alle ricette economiche delle forze politiche più votate e indicano la via maestra da seguire per uscire dal vicolo cieco italiano. Gli argomenti affrontati – disuguaglianze e reddito, mercato del lavoro, pensioni e gig economy, politiche industriali, ambientali, fiscali e finanziarie – sono rimasti nell’ombra nel dibattito elettorale, oppure, nella migliore delle ipotesi, sono stati oggetto di discussioni fuorvianti – come quella sul reddito di cittadinanza – e proposte deleterie: un esempio per tutte, la flat tax.
Siamo invece convinti che questi nostri contributi meritino attenzione e ascolto da parte delle forze politiche. E auspichiamo che le analisi e le ricette economiche che essi esprimono possano essere poste al centro dei programmi e delle scelte della legislatura.

In tutto ciò, non si può dimenticare che il voto del 4 marzo ha sancito una rottura radicale – culturale, prima ancora che politica – rispetto al passato. Ad essere chiamata in causa – ma senza appello, stavolta – è la nostra capacità di leggere i cambiamenti sociali, di fornire risposte adeguate ai bisogni delle persone, di mettere in campo prassi concrete di cambiamento, a partire dal modo in cui si seleziona e si forma, a sinistra, una classe dirigente. Il nostro vocabolario, le nostre pratiche e modelli organizzativi, i nostri schemi interpretativi sono ormai consunti, inservibili. Dobbiamo prenderne atto. Questo e-book è un primo, pur timido, passo che deriva da questa consapevolezza e da questa urgenza.
Rimbocchiamoci le maniche, tutte e tutti. E nonostante tutto.
Buona lettura.

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