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L’Italia in emergenza: un salto di qualità della politica

Per Sbilanciamoci! -0.9% del PIL nel 2020: a rischio 250 mila posti di lavoro. Subito interventi di spesa per 25 miliardi di euro. Anticipare il DEF al 30 marzo.

Il primo messaggio della campagna Sbilanciamoci! è la solidarietà e la vicinanza alle tante persone contagiate, ricoverate e alle famiglie delle prime vittime del coronavirus in Italia. Serve uno sforzo collettivo di solidarietà, di condivisione per far fronte tutti insieme all’emergenza che sta attraversando il nostro paese ed il resto del pianeta colpito.

La campagna Sbilanciamoci! esprime la sua forte preoccupazione per le conseguenze economiche del coronavirus nel nostro paese.

La previsione del governo di una crescita dello 0,6% nel 2020 (e rivista al ribasso allo 0,2% dall’Ufficio Parlamentare di Bilancio) è ormai superata dagli eventi. Confrontando i dati di REF, CER e NENS ed elaborando le previsioni di caduta del PIL in settori come il turismo, il manifatturiero, la logistica, mettendo in conto le minori entrate fiscali e nell’ottica di continuazione dell’emergenza per ancora 40/50 giorni, la Campagna Sbilanciamoci! prevede un calo del PIL su base annua dello 0,9%. Si tratta di una stima assai prudenziale.

In questo contesto è da valutare il pesante effetto sull’occupazione in settori come quelli citati. Il turismo (con annessi il settore dei trasporti, quello sportivo e degli spettacoli) rischia un calo di affari del 25-30%, fino al 50% nel Nord-Italia. Il settore manifatturiero – nella dorsale lombardo/veneto – rischia un brusco ridimensionamento, fino al 15%. La stima di Sbilanciamoci! è di 250mila posti di lavoro in meno tra licenziamenti e mancato rinnovo dei contratti a tempo determinato.

Di fronte a questo scenario Sbilanciamoci! reputa ancora insufficiente il decreto del governo che stanzia 3,6 miliardi di euro per il sostegno alla nostra economia. Bisogna concordare in sede europea la possibilità per il nostro paese dello sforamento dei parametri del rapporto deficit-Pil con interventi shock per 25 miliardi di euro, intervenendo subito per l’assunzione di almeno 20mila tra dottori ed infermieri (la carenza del personale è ormai un’emergenza) e la riapertura dei piccoli ospedali (chiusi in questi anni) ancora potenzialmente funzionali: stanno finendo i posti nei reparti di terapia intensiva e l’ipotesi di allestire ospedali di campo ci sembra assolutamente non condivisibile. Proponiamo di destinare i 25 miliardi in questo modo: 6 miliardi alla sanità, 2 alla ricerca soprattutto in campo medico, 5 per trasferimenti agli enti locali, 10 miliardi alle imprese e minori entrate fiscali, 2 miliardi per gli ammortizzatori sociali.

Si tratta di rilanciare gli interventi nelle infrastrutture sociali (ospedali, messa in sicurezza delle scuole, servizi sociali) e per la costituzione di fondi di garanzia per le imprese in sofferenza, con la priorità della salvaguardia dei posti di lavoro. Chiediamo che Cassa depositi e prestiti vari un piano straordinario di credito per gli enti locali che si trovano in prima linea a fronteggiare l’emergenza.

Sbilanciamoci! chiede di anticipare il DEF al 30 marzo 2020: è necessario programmare al più presto gli interventi necessari per il 2020 e il 2021.