Intervista a Viesti: “Il rapporto Svimez 2022 sostiene che con la nuova crisi ci saranno 760 mila poveri in più. In queste condizioni tagliare il reddito non è iniquo e pericoloso”. Da il manifesto.
Gianfranco Viesti, economista all’università di Bari, perché ritiene “iniquo e pericoloso” togliere il “reddito di cittadinanza” a 660 mila persone ritenute “occupabili”?
È pericoloso perché, con la crisi energetica, siamo in un momento in cui potrebbero cadere in povertà altre 750 mila persone in aggiunta a quelle che già ci sono. Lo dice il rapporto Svimez. Le spese di riscaldamento e per l’alimentazione sono incomprimibili e l’inflazione colpisce i più poveri. Il taglio del “reddito” è iniquo perché colpisce persone che, a mio avviso, hanno acquisito il diritto all’assistenza. Assistenza non è una parolaccia, è un segno di civiltà, di solidarietà sociale e di una cittadinanza più coesa. Garantire un minimo vitale a persone che ne hanno maggiore bisogno è giusto, oltre che necessario.