Con 25 capi di Stato e di governo, vertici Ue, organizzazioni internazionali dall’Onu all’Fmi: la due giorni di vertice sull’Africa a Roma vuole dare sostanza al “Piano Mattei”, che per molti si legge piano Eni-Meloni, mentre la società civile africana è esclusa dai colloqui e chiede decarbonizzazione e decolonizzazione. Da ReCommon
In vista del Summit Italia-Africa che si terrà a Roma il 28 e 29 gennaio, le organizzazioni della società civile africana (CSO) hanno presentato una serie di richieste da sottoporre ai leader africani e italiani. Le CSO chiedono che il Vertice tracci un nuovo corso per la cooperazione euro-africana, proteggendo le popolazioni africane, gli ecosistemi e la biodiversità del continente, e affrontando l’emergenza climatica. Presentato dal governo italiano come un forum per discutere un nuovo piano strategico di investimenti “per lo sviluppo del continente africano”, il Vertice riunirà i leader africani, le organizzazioni internazionali e le istituzioni italiane per discutere e adottare la strategia per l’Africa del primo ministro Giorgia Meloni, il “Piano Mattei”. Il piano è stato descritto come una “strategia non predatoria e non paternalistica”.