La trasformazione della democrazia statunitense in autocrazia che ne deriva è strumentale a una seconda e forse perfino più pericolosa trasformazione: quella da un capitalismo ancora in qualche misura dal “volto umano” ad un capitalismo ferocemente corporate, con tutte le conseguenze in termini di sofferenze per le persone. Da Menabò di Eticaeconomia.it
Le trasformazioni dell’era Trump. I più poveri fra gli americani -che nel novembre scorso hanno regalato la vittoria elettorale a Trump, nella speranza di un’inversione di rotta rispetto a un passato, durato almeno 40 anni, in cui la forbice socio-economica non ha fatto che ampliarsi a tutto vantaggio di quel 0,1 per cento più ricco della popolazione, che ha accumulato più ricchezza di quanta ne abbia il 50% più povero, anche ‘estraendola’ da costoro” – stanno oggi assistendo ad una trasformazione radicale del proprio sistema. Non, tuttavia, nel senso da loro auspicato. Il cambiamento in atto con la presidenza Trump si muove, infatti, nella direzione opposta, per garantire al potere economico- e in particolare alla sua espressione più concreta, ossia alle corporation- la conquista definitiva dello Stato e del diritto.