Top menu

Sicurezza, armi nucleari e stabilità

Le tecnologie informatiche giocano un ruolo fondamentale nei sistemi militari.Il livello di insicurezza e incertezza che questa situazione comporta risulta particolarmente pericoloso, specie in relazione agli armamenti nucleari. Da Iriad Review.

Introduzione

Fin dalla loro invenzione, le tecnologie informatiche hanno giuocato e giuocano un ruolo fondamentale nella produzione e nella gestione dei sistemi militari, e anche come componenti essenziali dei veri e propri sistemi d’arma. Man mano che la complessità dei sistemi digitali è cresciuta, è cresciuta anche la probabilità di malfunzionamenti degli stessi, alimentata anche dal fatto che a questa crescita in complessità non ha sempre corrisposto lo sviluppo e, soprattutto, l’uso di tecniche di progettazione e realizzazione adeguate.

Più recentemente, le vulnerabilità causate da malfunzionamenti e da errori nella progettazione o realizzazione dei sistemi, e spesso facilitate dalla connessione in rete e a Internet di questi ultimi, hanno cominciato ad essere sfruttate per interferire con il funzionamento corretto dei sistemi, con conseguenze che a volte vanno oltre la sfera strettamente digitale e si concretizzano anche in danni fisici. Queste interferenze, ormai note come cyber attack, interessano tutti i sistemi digitali, inclusi quelli militari, ed in particolare quelli connessi alle armi nucleari.

Il livello di insicurezza e incertezza che questa situazione comporta risulta particolarmente pericoloso e può avere importanti ricadute negative sulla gestione delle crisi e sulla stabilità strategica.

In questo lavoro affrontiamo tali questioni, richiamando innanzitutto, nella Sezione 2, alcune minime nozioni di sicurezza informatica, per poi concentrarci, nella Sezione 3, sulla questione delle vulnerabilità informatiche dei sistemi militari. Nella Sezione 4, affrontiamo la questione del legame fra attacchi cibernetici e escalation a conflitto fisico, eventualmente nucleare. Nella Sezione 5 accenniamo alla relazione fra armi cibernetiche e stabilità strategica. Infine, nella Sezione 6 vengono presentate alcune considerazioni conclusive.

È opportuno sottolineare che negli ultimi anni abbiamo assistito alla produzione di un’enorme mole di letteratura scientifica, e di analisi politica e di strategie, sulla cybersecurity, le armi cibernetiche e, più in generale, sulla questione delle cosiddette emerging disruptive technologies e che, pertanto, è molto difficile affrontare questi argomenti in maniera esauriente e completa. Al riguardo, si segnala, per eventuali approfondimenti, la bibliografia annotata (Durkalec, 2021) e le relative considerazioni in Roberts (2021).

Infine, va detto che la gran parte delle informazioni presentate in questo documento si riferiscono alla situazione dei paesi occidentali, e in particolare negli USA. Va riconosciuto che esiste anche una notevole produzione bibliografica in altri paesi, come la Cina e la Russia, che ci riserviamo di prendere in considerazione per eventuali futuri lavori.

Read more