Sarebbe stato possibile evitare questa crisi? Forse sì, con misure davvero keynesiane prese per tempo. Ma è difficile uscirne a questo punto, con un “nuovo new deal”: nel casinò della finanza l’efficacia di quella strumentazione è dubbia
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Salari in crisi, dove e perché
La riduzione della quota distributiva del lavoro riguarda tutti, ma non è uguale per tutti. Un confronto tra Italia, Europa e Stati Uniti, nel Rapporto dell’Ires
Piccoli rimedi per la grande recessione
Il bilancio del vertice G20 è del tutto insoddisfacente. Si è trovato un compromesso laddove era possibile, ma le soluzioni sono di gran lunga al di sotto dei problemi
Il G20 chiude un’epoca. Ma non ne apre un’altra
Il summit di Londra sancisce la crisi del capitalismo della super-finanza. Ma molte delle misure prese sono più d’immagine che reali, e manca un coordinamento internazionale. Assente la riflessione su quello che può essere il volano della ripresa: tornare a collegare sistema economico, distribuzione del reddito e bisogni delle persone
Una perdita di tempo assai costosa
Dal contribuente a Wall Street: tutti i difetti e i rischi del piano Geithner. Una versione particolare e ridotta dello schema della “bad bank”
La Cina e la moneta di riserva
Incertezze e scommesse dell’economia cinese: la ristrutturazione industriale, il piano di rilancio, fino alla proposta di una nuova moneta internazionale
È il momento della finanza minima
Piano Geithner: come far sopravvivere (forse) il sistema che ha portato al crac. Mentre è necessario che la finanza torni al suo limitato ruolo originario
Verso una politica dei due tempi per superare la crisi?
Nel duopolio Cina-Usa spunta un’idea: prima far ripartire la macchina produttiva, poi cominciare ad aggiustarla. Così corriamo dritti verso il baratro
Le diseguaglianze alla radice del crack
Squilibri commerciali e distribuzione del reddito: ecco dove guardare per comprendere le cause reali della crisi finanziaria. E per cercare soluzioni nuove
Stati Uniti in cerca di ristrutturazione
I posti di lavoro certi che si perdono nei settori tradizionali, quelli incerti che la spesa pubblica può attivare nei settori innovativi. Un bilancio ancora provvisorio