Il governo di Matteo Renzi ha deciso di applicare la sentenza della Corte Costituzione, ma dei 16 miliardi dovuti ne restituirà solo 2. Non solo: i soldi saranno presi da quanto era previsto per gli interventi contro la povertà. Il che conferma che a pagare per la redistribuzione saranno i più poveri
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Reddito di cittadinanza contro l’impoverimento
I conti non tornano/Serve una politica di redistribuzione del reddito. Il rischio è la creazione di una bolla occupazionale che esploderà tra 3 anni alla fine degli incentivi
Andare oltre il Pil ma solo a parole
I conti non tornano/Nell”Agenda di inizio anno Renzi aveva promesso un Green Act. Per ora però delle buone intenzioni dei molti progetti del governo non c’è che qualche titolo
La chiamano ripresa ma è stagnazione
I conti non tornano/L’ultima nota mensile dell’Istat racconta di un paese ancora in difficoltà, lontano da una prospettiva di vera e propria crescita a breve termine
Tutti hanno pagato per la riforma Fornero
I conti non tornano/L’Italia ha finito per conseguire i minori tassi di crescita, i maggiori tassi di disoccupazione e gli aumenti più elevati di povertà e diseguaglianze
La Corte, le pensioni, e il governo
Gridare all’invasione di campo della Corte anziché riconoscere che il governo ha violato i limiti imposti dalla giurisdizione costituzionale vuol dire invocare lo scardinamento della costituzione
Gli insegnanti tra i due fuochi
La buona educazione/Manca una vera politica del personale. E a rimetterci sono gli insegnanti italiani. Persino rimbrottati perchè non sanno apprezzare la grande bellezza delle 101 mila stabilizzazioni
La controriforma di Renzi
La buona educazione/La scuola della libertà che vuole Renzi non è più quella che, secondo Costituzione, deve dare a tutti gli strumenti per essere liberi, ma quella in cui i genitori “liberano” se stessi e i loro figli dalla solidarietà verso i più deboli. La progressiva trasformazione in un servizio a domanda individuale
Il merito che premia il clientelismo
La buona educazione/Non si garantiscono gli investimenti necessari a livello centrale e si lega tutto alla capacità di ogni singola scuola di rendersi appetibile agli interessi dei privati
Critica della governabilità
È davvero necessario garantire i meccanismi per facilitare la governabilità e in questo senso l’Italicum costituisce un passo nella giusta direzione?