Quasi il 40% di Spa e Srl dichiara un valore netto della produzione negativo. Numeri di un capitale molto povero. Che fa debiti per pagare i dividendi
Archivio | Italie
Shopping all’estero per le tecnologie verdi
Una vera politica ambientale chiede lo sviluppo delle tecnologie dell’energia rinnovabile. Ma l’Italia lo ha delegato all’estero. Così la bilancia energetica resta in rosso
Il male e il peggio. Il caso Italia
Ogni cittadino italiano è diventato più povero, in media, dell’1% all’anno nei sette anni di governo della destra. Tutti i dati su produzione, investimenti, debito, redditi mettono in evidenza la gravità della situazione macroeconomica e finanziaria, mentre la percezione della realtà da parte del governo appare del tutto evanescente
Come siamo arrivati in basso
“L’economia italiana nel nuovo millennio”. Crescita, occupazione, produttività, distribuzione. Un libro di Saltari e Travaglini sugli antefatti della crisi
I beni pubblici per far pensare la sinistra
“Per una sinistra pensante”, di Salvatore Biasco: dopo il declino dell’egemonia liberista, come recuperare tutto il terreno perduto in Europa e in Italia?
Il condono che rincorre i capitali liberi
Lo scandalo dello scudo fiscale e il problema che c’è a monte: la piena libertà di movimento dei capitali è inconciliabile con la piena democrazia degli stati nazionali
Scuola, uno su cinque non ce la fa
Aumentano le bocciature. Ma i numeri della nostra scuola ci dicono che gli “early leavers” erano già il 20,6% del totale: più del doppio della soglia di Lisbona.
Il bollino del governo sull’Istat
Guai a chi dà i numeri sulla crisi italiana. Il governo attacca l’Istat, in arrivo il nuovo presidente. La reazione dei ricercatori e del mondo scientifico
Le forze di lavoro restano senza forze
Tra i tanti lavoratori atipici cui non viene rinnovato il contratto ci sono i 317 rilevatori dell’indagine sulle Forze di lavoro dell’Istat. Che ora viene esternalizzata
Povera istruzione in povera Italia
Economisti sulla scuola. Un libro di I. Visco chiede di “investire in conoscenza”. Checchi e Redaelli raccontano una nuda verità: la nostra scuola è di classe