Ogni cittadino italiano è diventato più povero, in media, dell’1% all’anno nei sette anni di governo della destra. Tutti i dati su produzione, investimenti, debito, redditi mettono in evidenza la gravità della situazione macroeconomica e finanziaria, mentre la percezione della realtà da parte del governo appare del tutto evanescente
Archivio | Italie
Come siamo arrivati in basso
“L’economia italiana nel nuovo millennio”. Crescita, occupazione, produttività, distribuzione. Un libro di Saltari e Travaglini sugli antefatti della crisi
I beni pubblici per far pensare la sinistra
“Per una sinistra pensante”, di Salvatore Biasco: dopo il declino dell’egemonia liberista, come recuperare tutto il terreno perduto in Europa e in Italia?
Il condono che rincorre i capitali liberi
Lo scandalo dello scudo fiscale e il problema che c’è a monte: la piena libertà di movimento dei capitali è inconciliabile con la piena democrazia degli stati nazionali
Scuola, uno su cinque non ce la fa
Aumentano le bocciature. Ma i numeri della nostra scuola ci dicono che gli “early leavers” erano già il 20,6% del totale: più del doppio della soglia di Lisbona.
Il bollino del governo sull’Istat
Guai a chi dà i numeri sulla crisi italiana. Il governo attacca l’Istat, in arrivo il nuovo presidente. La reazione dei ricercatori e del mondo scientifico
Le forze di lavoro restano senza forze
Tra i tanti lavoratori atipici cui non viene rinnovato il contratto ci sono i 317 rilevatori dell’indagine sulle Forze di lavoro dell’Istat. Che ora viene esternalizzata
Debito, quando la realtà è peggiore di un incubo
Esplode il debito pubblico, senza che si spenda un euro contro la crisi. L’aumento della spesa non è andato né allo stato sociale né alla politica industriale
Povera istruzione in povera Italia
Economisti sulla scuola. Un libro di I. Visco chiede di “investire in conoscenza”. Checchi e Redaelli raccontano una nuda verità: la nostra scuola è di classe
Se chiude la fabbrica delle badanti
Il welfare sommerso che diventa criminale. Un ministro che fa la legge e nasconde la mano. Un paese che chiede gli immigrati e li respinge. Un paradosso che diventa ipocrisia di Stato. E alla fine il governo capitola: la sanatoria si fa, ma non si dice