Il 7 maggio a Roma, oltre trentamila cittadine e cittadini hanno scelto di prendere parola contro il TTIP, nonostante mesi di silenzio mediatico e di manipolazione delle informazioni da parte di Governo italiano e Commissione Europea.
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Il 7 maggio a Roma, oltre trentamila cittadine e cittadini hanno scelto di prendere parola contro il TTIP, nonostante mesi di silenzio mediatico e di manipolazione delle informazioni da parte di Governo italiano e Commissione Europea.
Data la fase in cui sta entrando il negoziato TTIP, è arrivato il momento di costruire, tutte e tutti assieme, un grande appuntamento nazionale sabato 7 maggio 2016 a Roma. Per fermare il TTIP. Per tutelare i diritti e i beni comuni. Per costruire un altro modello sociale ed economico, per difendere la democrazia.
Questo libro vuole fornire una spiegazione dell’elevata disuguaglianza – con attenzione soprattutto alla dimensione economica – che sia sufficientemente ‘semplice’ da identificarne i principali meccanismi e che sia capace allo stesso tempo di dar conto della sua complessità. La nostra tesi è che quattro forze siano alla radice dell’attuale disuguaglianza economica.
Pubblicato oggi in 17 Paesi europei il rapporto “Contadini europei in svendita – I rischi del Ttip per l’agricoltura europea” redatto da Friends of the Earth Europe in collaborazione, per l’edizione italiana, dell’associazione Fairwatch Il controverso accordo commerciale TTIP in fase di negoziazione tra l’UE e gli Stati Uniti potrebbe portare al disastro l’agricoltura europea. […]
Fermare il Ttip. Il 7 maggio tutti a Roma contro la liberalizzazione selvaggia di servizi essenziali, sicurezza alimentare e sociale, l’abbattimento delle regole di protezione ambientale contenute nel nuovo trattato commerciale tra Usa e Ue.
Il Parlamento discuterà nei prossimi giorni il Documento di Economia e Finanza 2016, presentato la settimana scorsa dal Governo. Un documento che, come ormai avviene ogni anno, modifica al ribasso le previsioni sull’andamento strutturale della nostra economia. Rispetto agli aggiornamenti effettuati al Def 2015 l’ottobre scorso, il Governo ridimensiona le stime sulla crescita del PIL […]
Una fuga di notizie da 11,5 milioni di documenti che vedono coinvolte 215.000 società. Confindustria, la principale organizzazione di rappresentanza delle imprese in Italia ne raggruppa poco meno di 150.000. Migliaia, se non decine di migliaia di intermediari finanziari, oltre 500 banche, 150 tra capi di Stato e leader politici.
Nei primi tre mesi del 2016, 531 uomini, donne e bambini hanno perso la vita nel tentativo di raggiungere l’Unione Europea per fuggire da guerre, povertà e trovarvi un futuro migliore. Vogliamo un’Europa dalle porte aperte, che garantisca ai migranti una via d’accesso sicura e legale senza costringerli a mettere a repentaglio la propria vita.
Una Legge di Iniziativa Popolare sul Diritto allo Studio: è questo l’ambizioso progetto di moltissime realtà impegnate per la difesa dei diritti sociali che hanno individuato nell’accesso alla formazione il nodo centrale per la costruzione di una società con meno disuguaglianze.
Sin dal suo insediamento il governo guidato da Matteo Renzi è stato ossessionato dalla difesa delle trivelle e dei trivellatori, anche se tinti di corruzione, nazionale o internazionale che sia.