A Roma si insedia il sindaco, che eredita da Virginia Raggi una città profondamente insoddisfatta. La ricerca di Cgil e Sbilanciamoci. Da Huffingtonpost.
Una cittadinanza largamente insoddisfatta, un debito monstre, un trasporto pubblico non all’altezza di una Capitale, scarsa pulizia e una raccolta differenziata ben lontana dagli obiettivi prefissati, una governance delle partecipate opaca e macchinosa e una acclarata incapacità nella riscossione dei crediti. Problemi di difficile e certamente non immediata soluzione, ma pure sfide come il Giubileo 2025 e la candidatura all’Expo 2030. È la Roma che il nuovo sindaco Roberto Gualtieri sta per ereditare dopo cinque anni di governo di Virginia Raggi. Oggi l’ex ministro dell’Economia del Governo Conte II sale a Palazzo Senatorio per lo scambio di consegne con la sindaca uscente e un confronto sui dossier più importanti.
Le nomine e la formazione della giunta saranno solo i primi passi formali di quel progetto di cinque anni che nell’idea di Gualtieri trasformerà la Capitale nella “città dei 15 minuti”, ovvero tutti i servizi essenziali fruibili per ogni cittadino romano in un quarto d’ora. Fin da subito, secondo le promesse elettorali, la nuova giunta si dedicherà all’emergenza rifiuti, con un piano straordinario di pulizia, per poi dedicarsi all’aumento della quota di raccolta differenziata – obiettivo 70% a fine consiliatura – con l’obiettivo di ridurre la Tari del 20%.