Il dibattito sulla proposta M5S di reddito di cittadinanza si accende, tra sostenitori e detrattori. Vediamo meglio di cosa si tratterebbe. www.eticaeconomia.it
Del reddito di cittadinanza (come ormai viene chiamato da tutti) si dice che avrebbe avuto un ruolo decisivo nel successo elettorale del M5S. Non si può essere certi che sia stato proprio così. Sembra, invece, certo che su di esso le opinioni sono molto nette e il campo si divide – con pochissime eccezioni – tra chi è decisamente contrario e chi è decisamente a favore. Peccato, però, che molto spesso, chi nutre opinioni così nette si riferisca a un reddito di cittadinanza che non sembra essere proposto da nessuno e, cosa che a noi pare degna di interesse, peccato che nella foga della contrapposizione politica vada persa la percezione della delicatezza e della complessità (da non intendersi solo in accezione negativa) delle questioni che il reddito di cittadinanza, o potremmo più in generale dire, “un reddito di cittadinanza”, pone.
In queste note, dopo aver brevemente ricordato, quali reazioni abbia suscitato, sui due fronti, la proposta del M5S, preciseremo i contenuti di tale proposta non soltanto per mostrare quanto approssimativi siano alcuni giudizi su di essa (cosa, che peraltro, è stata fatta anche da altri), ma anche per mettere in luce alcuni aspetti problematici di interventi di questo tipo. La valutazione di questi aspetti e l’indicazione di come affrontare la questione nella sua delicatezza e complessità è rimandata al prossimo numero del Menabò.