Se il ministro andrà a Bruxelles come membro della nuova Commissione, a noi lascerà un Piano molto cambiato con tante scelte opache e obiettivi rinviati al 2026. Da Il Fatto quotidiano
Se davvero il ministro Raffaele Fitto diventerà commissario europeo, il compito di chi lo sostituirà sarà arduo: rimettere in ordine e portare a coerenza le mille decisioni e i mille cambiamenti frutto della sua azione, non pochi dei quali discutibili e forieri di problemi nel futuro. Bene ricordare che quel ministero è di grande rilevanza: da lì, con i poteri su Pnrr e politiche di coesione, si dirigono tutte le politiche di investimento pubblico e una parte importante di quelle di incentivazione alle imprese. Cosa che è stata fatta con piglio assai imperioso e attenzione davvero scarsa al confronto pubblico e alla trasparenza di dati e informazioni.