Sono tante le iniziative di Pace che stanno fioccando in tutta Italia e anche in Europa, come piccole luci di speranza, in questa fine di 2022.
Un cammino che collega le mobilitazioni di numerose organizzazioni, con l’obiettivo di costruire una prospettiva di Pace concreta nell’anno che sta iniziando. La sollecitazione prende le mosse dalla proposta “Natale è tempo di Pace” lanciata dalla coalizione Europe For Peace, in continuità con la grande manifestazione nazionale per la Pace dello scorso 5 novembre.
“In Ucraina, in Europa e nel mondo – dal 24 dicembre 2022 al 7 gennaio 2023 – chiediamo a tutti i cittadini e le cittadine europee di mobilitarsi per la pace, dal Natale cattolico e protestante al Natale ortodosso” si legge nel testo di convocazione, che così continua: “Per il cessate il fuoco e per il negoziato. Chiediamo la convocazione di una conferenza di pace per costruire la sicurezza condivisa in Europa. Solidarietà con la popolazione ucraina e con le vittime di tutte le guerre e di tutte le repressioni e discriminazioni”. Il punto centrale che contraddistingue le iniziative di questo periodo è dunque chiaro: la pace è la vittoria di cui abbiamo bisogno!
Tra le iniziative principali dei prossimi giorni va segnalato il tradizionale Convegno di fine anno di Pax Christi, dedicato all’obiezione di coscienza, in collegamento alla 55esima Marcia della Pace (promossa anche da CEI, Azione Cattolica, Caritas, Movimento Focolari) e al messaggio di Papa Francesco: “Nessuno può salvarsi da solo. Ripartire dal Covid-19 per tracciare insieme sentieri di pace”.
L’ultimo giorno dell’anno a Torino in Piazza Carignano si svolgerà, a partire dalle ore 11, il quarantaquattresimo presidio per la Pace promosso dal Coordinamento Agite mentre come ogni anno il 1° di gennaio si terrà a Bologna la Marcia della Pace e dell’Accoglienza, promossa dal Portico della Pace con l’adesione di tantissime associazioni ed organizzazioni sindacali. L’iniziativa sarà aperta dal Cardinale di Bologna e Presidente CEI Mons. Matteo Zuppi e conclusa dal Segretario Generale della CGIL Maurizio Landini.
In occasione della 56a Giornata mondiale della Pace, la Comunità di Sant’Egidio invita a ricordare i paesi e le regioni del mondo dove sono in corso conflitti e violenze diffuse, come in questo momento, oltre all’Ucraina, tante zone dell’Africa, dal Sahel fino al Nord del Mozambico. A Roma l’appuntamento è alle 11 in Piazza San Pietro per unirsi all’Angelus di papa Francesco, ma marce e veglie di preghiera per la pace si terranno in diverse città italiane (Milano, Genova, Palermo, Napoli, Parma…) e in altri paesi europei (Germania, Olanda, Belgio, Spagna, Polonia,…).
La lista degli eventi programmati è in continuo aggiornamento grazie al lavoro dei gruppi locali, che sicuramente proseguirà anche oltre il periodo di questa specifica mobilitazione, che verrà idealmente conclusa il 7 gennaio a Verona (presso la Gran Guardia) con un dialogo tra il Sindaco Damiano Tommasi, il Vescovo Mons. Domenico Pompili, il Segretario Generale della CGIL Maurizio Landini e il Fondatore della Comunità di Sant’Egidio Andrea Riccardi.
Sempre nel periodo dal 25 dicembre 2022 al 7 gennaio 2023 è attiva anche anche la proposta “Una candela per fermare la guerra”, lanciata nelle medesime giornate dalla Commissione Globalizzazione e Ambiente della Federazione delle Chiese Evangeliche e dal CIPAX (Centro interconfessionale per la pace). A chiunque voglia partecipare è chiesto di accendere tutti i giorni una candela e metterla alla finestra per testimoniare il desiderio di avviare percorsi diplomatici, anche dal basso, che portino alla pace.