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Mobilità, nasce Alleanza Clima-Lavoro: transizione sia più rapida

Al via l’Alleanza Clima Lavoro, un tavolo permanente di confronto, elaborazione e proposta d’iniziativa comune tra organizzazioni sindacali e associazioni ambientaliste per promuovere la giusta transizione e la mobilità sostenibile in Italia. Da askanews.

Al via l’Alleanza Clima Lavoro, un tavolo permanente di confronto, elaborazione e proposta d’iniziativa comune tra organizzazioni sindacali e associazioni ambientaliste per promuovere la giusta transizione e la mobilità sostenibile in Italia. Presentata stamane in una conferenza stampa al Senato, l’Alleanza è promossa dalla campagna Sbilanciamoci!, da Cgil Piemonte, Fiom Cgil, Kyoto club, Motus-E, Transport&Environmente Italia, Legambiente, Wwf Italia, Greenpeace.

“E’ nostra intenzione influenzare e condizionare il dibattito pubblico affinché la transizione ecologica sia la più rapida possibile e si vada verso uno scenario di mobilità sostenibile, di riconversione del sistema industriale del nostro paese tale da avviarci verso un modello di sviluppo nuovo, sostenibile e di salvare posti di lavoro”, ha spiegato Giulio Marcon, portavoce della campagna Sbilanciamoci!, secondo il quale “abbiamo bisogno di uno scatto in avanti: il governo e le istituzioni devono credere di più nella elettrificazione del paese e nella sfida di un modello di sviluppo che mette al centro la mobilità sostenibile, mette al centro le energie rinnovabili e mette al centro l’idea di una nuova economia. Per questo ci siamo uniti e per questo ci impegneremo”.

Secondo i promotori dell’Alleanza lo stop alla produzione dei motori alimentati da benzina diesel del 2035 chiama la politica e le istituzioni ad un cambio di passo: servono politiche più incisive per la mobilità sostenibile, per un modello industriale diverso che sappia coniugare gli obiettivi della decarbonizzazione dell’economia, con la salvaguardia dell’occupazione, che anzi beneficia della transizione all’elettrico.

Il problema è che l’Italia “sembra concentrarsi più sulla conservazione che sull’innovazione”, ha sottolineato Michele De Palma, segretario generale della Fiom Cgil, illustrando le problematiche occupazionali e industriali del settore automotive nel nostro Paese. Gli ha fatto eco Giorgio Airaudo, segretario generale della Cgil Piemonte, secondo il quale “per salvare posti di lavoro bisogna aumentare la produzione di auto elettriche, esattamente il contrario di quello che dice il ministro Salvini”.

Una lettura politica ampiamente condivisa. Per Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana e deputato dell’Alleanza Verdi Sinistra, “questo è un governo conservatore e lo è in particolare sul terreno della transizione ecologica. La transizione non è una possibilità, è una necessità. Continuare a far finta che non sia così, significa condannare questo paese, sul piano ecologico, sul piano della giustizia sociale, del lavoro e della capacità competitiva della nostra filiera industriale, a una rapida obsolescenza, insomma significa avere una politica antiitaliana”. Secondo Fratoianni invece “occorre investire oggi, senza altri rinvii, e mettersi a correre per incrociare la transizione ecologica e fare in modo che quella transizione sia giusta sul piano sociale e occupazionale”.

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