Emergenza Covid-19: che fare? Le proposte della Cgil per superare un momento difficile e dalle gravi conseguenze per il nostro sistema economico. Dal sito della Cgil.
Nel quarto trimestre 2019 la variazione del Prodotto Interno Lordo reale risulta negativa: con il comunicato del 4 marzo 2020 l’ISTAT conferma la stima provvisoria diffusa lo scorso 31 gennaio, nella quale si rileva una frenata dell’economia italiana rispetto al trimestre precedente pari a 0,3
punti percentuali di PIL, quindi già prima dell’emergenza scatenata dall’epidemia Covid-19.
Come illustra l’ISTAT, nella variazione congiunturale degli ultimi mesi del 2019 si evidenzia l’andamento negativo in tutti i principali aggregati della domanda interna: -0,2% per i consumi finali nazionali, di cui -0,1% da attribuire alla spesa pubblica; -0,1% per gli investimenti fissi lordi, in tutte le componenti, soprattutto costruzioni, impianti e macchinari, ad eccezione dei diritti di proprietà intellettuale e dei mezzi di trasporto.
Anche le importazioni si sono ridotte dell’1,7%. Le esportazioni, invece, sono cresciute dello 0,3%. Difatti, la domanda estera ha contribuito positivamente alla crescita del PIL (+0,6 punti), mentre la domanda nazionale conta una flessione trimestrale (-0,2 punti, a cui vanno aggiunti -0,7 punti di variazione delle scorte e degli oggetti di valore, segno di incertezza anche sulla domanda futura).
Va sottolineato che il contributo specifico alla crescita del PIL nel quarto trimestre 2019 degli investimenti fissi e della spesa pubblica è nullo.