Pubblicato il III Rapporto dell’Osservatorio sugli Stili di Mobilità realizzato da Ipsos e Legambiente. 3 italiani su 10 soffrono una condizione di mobility poverty: hanno dovuto rinunciare a occasioni di lavoro, studio, visite mediche, viaggi per mancanza di servizi o per i costi elevati legati agli spostamenti.
ll terzo Rapporto dell’Osservatorio sugli Stili di Mobilità, da poco realizzato da Ipsos e Legambiente e presentato lo scorso 6 novembre a Roma, non mostra grandi cambiamenti rispetto alle due precedenti edizioni, ma rivela per la prima volta che tre italiani su dieci hanno dovuto rinunciare ad occasioni di lavoro, studio, visite mediche o viaggi di piacere per mancanza di servizi o per i costi elevati degli spostamenti.
Il terzo Rapporto dell’Osservatorio definisce infatti un indice di precarietà: il 7% delle persone si trova in una condizione di estrema mobility poverty, ossia non hanno mezzi pubblici o in condivisione di prossimità, né possiedono un’auto in famiglia. Seguono quelli che denunciano un elevato costo del carburante rispetto al reddito (9%), poi coloro che lamentano l’assenza di alternative all’auto privata o l’impossibilità di cambiare il mezzo obsoleto (8%) e, infine, coloro che evidenziano elevati costi dovuti alla necessità di percorrere in auto elevate percorrenze quotidiane (8%).
Qui la presentazione dei risultati