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La Cgil si mobilita per Gaza

Portuali in piazza a Genova. Annunciati blocchi dei porti a Venezia e Ancona. Il segretario Landini indice per il 19 settembre una giornata di mobilitazione in tutt’Italia con scioperi diversi a seconda di categorie e territori: in Toscana sciopero generale di 8 ore. Il 4 ottobre manifestazione nazionale.

In Toscana venerdì sarà sciopero generale di otto ore, nelle altre regioni gli stop saranno minimo di due ore a fine turno, con Fiom e Filcams che ne hanno decise quattro, affiancati da presidi e manifestazioni lungo l’intera penisola. Anche la Cgil si mobilita di fronte a quanto sta accadendo a Gaza City, a darne notizia il segretario generale Maurizio Landini: «Quello che è avvenuto stanotte, l’occupazione della Striscia di Gaza da parte del governo di Netanyahu, ci porta a iniziare da qui: è un fatto di una gravità senza precedenti, il massacro e la deportazione del popolo palestinese vanno fermati subito».

Nell’arco della giornata del 19 settembre, prosegue Landini, «tutte le categorie proclameranno ore di sciopero, si svolgeranno manifestazioni a livello territoriale con modalità diverse nelle singole Regioni. Nel pomeriggio di venerdì ci sarà quindi una mobilitazione in tutto il Paese. Lo facciamo nel rispetto delle norme, escludendo le categorie previste dalle legge 146, per le quali l’invito è quello di fare assemblee. Invitiamo anche tutti coloro che condividono la necessità di non stare a guardare e scendere in campo, fermare l’occupazione nella Striscia, creare corridoi umanitari e garantire tutte le iniziative possibili a sostegno del popolo palestinese».

Corso d’Italia prende l’iniziativa all’indomani della decisione dell’assemblea della Cgil Toscana, riunita a Viareggio insieme alle Camere del Lavoro e alle categorie, di proclamare uno sciopero generale di otto ore con tre manifestazioni: una a Firenze anche per Prato e Pistoia; una a Livorno con arrivi da Pisa, Massa Carrara, Grosseto e Lucca, e una a Siena anche per la provincia di Arezzo.

In Lombardia sono in programma scioperi a fine turno, e la Camera del Lavoro di Milano, insieme ad Anpi e Arci, ha annunciato una manifestazione con concentramento alle 17.30 in largo Cairoli. «Non possiamo rimanere in silenzio di fronte a quanto sta accadendo, la pace e la giustizia non sono un’utopia ma una necessità. Vogliamo dare voce a chi chiede che prevalga il diritto internazionale, la sicurezza e la dignità delle persone».

A Napoli l’appuntamento per la manifestazione regionale è alle 17.30 in piazza del Gesù, con la mobilitazione delle Camere del Lavoro della Campania e delle categorie regionali del sindacato. Mentre a Catania, dove una manifestazione contro il massacro a Gaza e la deportazione del popolo palestinese era inizialmente prevista al mattino, l’iniziativa è stata spostata nel pomeriggio. Ci sarà lo stesso Landini che, prima di annunciare una manifestazione nazionale a Roma il 25 ottobre prossimo «a sostegno dell’agenda sociale», lancia un appello alla politica: «I governi devono sospendere ogni accordo di cooperazione commerciale e militare con Israele finché non si ferma l’operazione di guerra a Gaza, e va riconosciuto lo Stato di Palestina».

Le manifestazioni di venerdì anticipano lo sciopero generale per l’intera giornata proclamato per lunedì 22 dai sindacati di base Usb e Cub. L’Unione sindacale di base puntualizza: «Le ragioni dello sciopero, proclamato in risposta al genocidio in corso nella Striscia di Gaza, al blocco degli aiuti umanitari da parte dell’esercito israeliano e alle minacce rivolte contro la missione internazionale Global Sumud Flotilla, hanno un carattere straordinario: è evidente che l’umanità non si è mai trovata di fronte a un fatto orribile come il genocidio con la completa connivenza di tanti governi. Il mondo di sopra lo sa e resta a guardare. Sta a noi, al mondo di sotto, ribellarsi: lo sciopero generale è il minimo che si possa fare. Ci auguriamo che accanto allo sciopero di tanti lavoratori e lavoratrici si sommi la mobilitazione di migliaia di solidali, che arrivi a paralizzare il paese».

I sindacati di base anticipano che i centri sociali del nordest hanno confermato la volontà di bloccare il porto di Venezia, e così quelli delle Marche che chiameranno al blocco del porto di Ancona. Dal canto loro i portuali di Genova del Calp chiamano già per questa sera alle 20 in piazza De Ferrari per una mobilitazione popolare di solidarietà alla resistenza del popolo palestinese. Inoltre, sulla scia del «Blocchiamo Tutto» dello scorso 30 agosto, manifestazione a cui hanno preso parte nel capoluogo ligure oltre 40 mila persone, i portuali genovesi saranno anch’essi lunedì 22 in sciopero generale.