Per tutto il lungo week end di Pasqua in Germania un movimento pacifista dal basso ha riattivato la tradizione delle marce per la pace, autofinanziate con la sottoscrizione di un appello che chiede negoziati in Medioriente e per l’Ucraina e la fine della militarizzazione della società tedesca.
Da giovedì 28 marzo – a Erfurt e Freiburg – comincia un lungo weekend di manifestazioni e marce per la pace in tutta la Germania, nella tradizione degli Ostermärsche degli anni ’50. “Pace per l’Ucraina! Pace per la Palestina!”, saranno gli slogan e i temi di questi giorni in tutte le città tedesche che partecipano all’iniziativa che cerca di mandare un messaggio significativamente opposto al militarismo quotidiano che ha invaso la Germania negli ultimi due anni. Il popolo per la pace ancora esiste. E cresce ogni giorno che i nostri governi rimangono silenziosi sulle necessità di cooperare per far finire le due guerre in corso, che non possono avere “vincitori”, ma soltanto vittime.
Quando la Friedenskooperative – il coordinamento delle iniziative per la pace – ha annunciato con due pagine di pubblicità sul settimanale “Die Zeit” e sul quotidiano “Die Tageszeitung” di raccogliere fondi per organizzare le Ostermärsche, a molti pacifisti è sembrata una idea non realizzabile. Invece in un paio di settimane più di 2.000 persone hanno contribuito 50-100 euro ognuno con il consenso di veder pubblicata la lista dei nomi dei sottoscrittori. (vedi https://www.friedenskooperative.de/sites/default/files/ostermarsch-anzeige_2024_in_taz.pdf )
L’appello “Ora più che mai – insieme per la Pace” finora è stato sottoscritto da 74 organizzazioni della società civile – anche questo un successo impensabile soltanto due mesi fa. È un segno di speranza, mostra che il tanto decantato “consenso” popolare per la militarizzazione delle società tedesca e delle relazione internazionali, in realtà non esiste, o non esiste più. Questi giorni di mobilitazione sotto le vacanze di Pasqua ci daranno anche una importante indicazione sulle elezione per il Parlamento europeo di giugno. E potrebbe diventare un momento decisivo per dimostrare che esiste una vera “Europe for Peace”.
Testo dell’appello:
Ora più che mai: insieme per la pace!
Il mondo è letteralmente in fiamme. La guerra in Ucraina non ha fine. Stanno emergendo sempre più centri di conflitto, mentre altri conflitti, come quello tra Israele e Palestina, si sono nuovamente intensificati in modo violento. Il numero di morti causati dai conflitti armati è superiore a quello degli ultimi decenni. Il rischio di una guerra nucleare non può essere escluso a causa delle tensioni tra le potenze nucleari. Inoltre la spesa globale per la difesa ha raggiunto un livello senza precedenti!
Non si può permettere che questo continui!
Abbiamo bisogno di una svolta fondamentale per abbandonare la logica della guerra e della militarizzazione. La Germania deve diventare “capace di pace”, non “capace di guerra”! Per questo, durante le marce di Pasqua, chiediamo al governo tedesco di sostenere i negoziati e la diplomazia e di contribuire a far sì che le armi finalmente tacciano. In Ucraina, in Israele, in Palestina e ovunque nel mondo! Invece di ulteriori armamenti, dobbiamo disarmare! L’incredibile aumento della spesa per gli armamenti e il raggiungimento dell’obiettivo del 2% della NATO stanno già portando a una crescente mancanza di fondi per le aree civili a scapito di istruzione, pensioni, prestazioni sociali e protezione del clima. Il governo tedesco deve inoltre impegnarsi attivamente e coerentemente per la messa al bando delle armi nucleari! Ciò richiede la fine del programma di condivisione nucleare della Germania e il ritiro delle bombe nucleari statunitensi da Büchel. Inoltre la pratica di esportare armi a Stati autoritari che violano i diritti umani, come l’Arabia Saudita, deve essere chiaramente respinta!
Diventiamo attivi!
A Pasqua, insieme, manderemo un segnale a favore della pace, del disarmo e della cooperazione internazionale, nonché contro l’odio e i discorsi di odio. “Mai più guerra! Mai più fascismo!” è e rimane il nostro principio guida! Durante le marce di Pasqua, mostriamo la nostra solidarietà a tutte le persone colpite da guerre e conflitti, come in Afghanistan, Etiopia, Iraq, Israele, Palestina, Congo, Yemen, Myanmar, Siria e Ucraina. Chiediamo quindi che si indaghi sui crimini di guerra e che si dia asilo e protezione a tutte le persone che fuggono dalle guerre o che vogliono fuggire da esse.