Top menu

Grecia, un anno dopo. L’autunno caldo di Atene

L’estate scorsa il tracollo di Atene campeggiava su tutti i giornali del mondo. Titoloni a tutta pagina raccontavano delle trattative con l’Unione europea e il Fondo monetario internazionale, seminavano panico nell’eurozona. Oggi la Grecia è praticamente sparita dall’informazione mainstream. La crisi del popolo ellenico invece no www.idiavoli.com

C’è un Paese dove 230 mila attività hanno chiuso i battenti negli ultimi sei anni. È un Paese in cui le pensioni sono state tagliate almeno una dozzina di volte.
C’è un Paese dove la metà dei giovani non riesce a trovare lavoro e la diseguaglianza aumenta. È un Paese in cui la povertà ha il volto di un bambino: la povertà infantile è praticamente raddoppiata dal 2008 secondo l’Unicef.
C’è un Paese che ha un debito interno di 220 miliardi di euro, praticamente tutti crediti in sofferenza. È un Paese che ha perso un quarto del Prodotto interno lordo rispetto ai livelli pre-crisi del 2007.
C’è un Paese che ha un debito estero che sfonda i 300 miliardi di euro, una cifra che non può sperare di ripagare in pieno.
C’è un Paese che vive una crisi nella crisi, con oltre 46 mila migranti che vivono «in condizioni squallide». (Il prossimo 17 agosto #iDiavoliLongForm sui rifugiati, ndr)
C’è un Paese che è sceso in piazza a protestare a luglio e a novembre 2015, a febbraio e a maggio 2016. Migliaia ogni volta: insegnanti, operai, agricoltori, giovani e vecchi.

C’è un Paese che non può più essere spremuto.

Nella storia qui sopra è narrato «il processo di una sconfitta», usando un’espressione dello scrittore argentino Jorge Luis Borges. È la disfatta della Grecia, dopo sei anni di recessione, un referendum contro l’austerity, tre piani di salvataggio e otto governi. Perché soffre ancora?

L’estate scorsa il tracollo di Atene campeggiava su tutti i giornali del mondo. Titoloni a tutta pagina raccontavano delle trattative con l’Unione europea e il Fondo monetario internazionale, seminavano panico nell’eurozona. Oggi la Grecia è praticamente sparita dall’informazione mainstream. La crisi del popolo ellenico invece no.

Read more