“L’Unione Europea è nelle condizioni per uscire dalla recessione, ma alcune parti d’Europa sono ancora in depressione; la disoccupazione è particolarmente elevata nei paesi periferici della zona euro. Le pesanti politiche di austerità hanno generato una profonda polarizzazione sociale in Europa e hanno una ristrutturazione industriale che ha rafforzato la Germania e indebolito l’Europa meridionale. La crisi ha determinato anche una significativa trasformazione della distribuzione del reddito, con la caduta dei salari. Le attività della Commissione europea hanno un grave deficit democratico: decisioni chiave sono prese in riunioni a porte chiuse, sotto l’influenza delle lobby, senza rispondere ai parlamenti nazionali o al Parlamento europeo. In vari paesi i partiti di destra – in alcuni casi gruppi neo-fascisti – sono stati in grado di capitalizzare la diffusa disaffezione nei confronti dell’Unione europea e delle politiche che Bruxelles impone agli Stati membri”. Il regalo che Sbilanciamoci! offre agli elettori di domenica prossima è la traduzione italiana del Rapporto 2014 di Euromemorandum sull’”Europa divisa”. Da quindici anni il gruppo di economisti europei analizza con puntualità le politiche dell’Unione, denuncia le strade sbagliate e indica le alternative possibili. Le analisi toccano le politiche fiscali e monetarie, la finanza e le banche, il sistema di governo dell’Unione, la tassazione, la politica industriale e il Trattato transatlantico su commercio e investimenti.
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