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Coronavirus: Lucrezia Reichlin, Bce deludente, banche italiane a rischio

Ciò che preoccupa è la tenuta del sistema bancario italiano, con il profilarsi di problemi di liquidità e di aumento delle sofferenze. “Prevedo una situazione di enorme fragilità e bisognerà essere pronti ad evitare una crisi generalizzata”. Da Agenzia Nova.

L’impatto della crisi del coronavirus sull’economia “sarà enorme e non solo in Italia”. A fronte di questa prospettiva, le misure prese ieri dalla Banca centrale europea sono “molto deludenti”: è quanto afferma Lucrezia Reichlin, presidente e co-fondatore di Now-Casting Economics e docente di economia alla London Business School, in un’intervista ad Agenzia Nova. “La conferenza stampa della presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, è stata disastrosa, come si è visto dall’effetto che ha avuto sullo spread”, il differenziale tra i tassi d’interesse dei titoli di Stato decennali italiani e tedeschi. “Alcune misure importanti sono state messe in campo – aggiunge la Reichlin – ma non sono sufficienti, e soprattutto sono state presentate in maniera da non rassicurare i mercati”. Quella della Bce, in sintesi, è stata “una performance molto deludente”. Ciò che preoccupa l’economista è la tenuta del sistema bancario italiano, con il profilarsi di problemi di liquidità e di aumento delle sofferenze. “Prevedo una situazione di enorme fragilità e bisognerà essere pronti ad evitare una crisi generalizzata”.

In un saggio molto recente, firmato da vari analisti internazionali tra cui anche Lucrezia Reichlin, dal titolo “Covid-19: Europe needs a catastrophe relief plan”, si ipotizza che a causa del Covid-19 si inneschi in Europa una crisi economica molto grave sia dal lato della domanda sia da quello dell’offerta. Una situazione che, secondo un’ipotesi di lavoro, ancora priva di certezze scientifiche, potrebbe produrre effetti diretti nell’estate del 2020. Secondo lo studio, la Bce dovrebbe essere pronta a fornire liquidità alle banche, che potrebbero essere colpite dal deterioramento della qualità del credito, dovendo far fronte a richieste urgenti e a breve termine. Per quanto riguarda la politica monetaria, la migliore linea d’azione sarebbe, invece, un allentamento monetario in coordinamento con uno stimolo fiscale. In sostanza – secondo gli autori del saggio – è fondamentale che la Bce intraprenda un’azione mirata ed efficace, capace, cioè, di evitare uno scenario deflazionistico.

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