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I conti tornano. Chiuso il seminario di Sbilanciamoci!

Il 24-25 novembre si è svolta a Roma la prima edizione del seminario di Sbilanciamoci! dedicata all’analisi del bilancio dello Stato. Parola d’ordine: imparare a capire i processi e le scelte di bilancio per rivendicare un uso diverso delle risorse

Conoscere e saper leggere il bilancio dello Stato è senz’altro utilissimo e importante per chiunque abbia a cuore la partecipazione democratica alle scelte politiche e amministrative che determinano l’allocazione e l’utilizzo delle nostre sempre più scarse risorse pubbliche, ma è un’impresa obiettivamente gravosa: agli occhi dei non addetti ai lavori – la stragrande maggioranza della popolazione – il bilancio statale appare infatti come un’inestricabile (e perlopiù incomprensibile) trama di norme, procedure, numeri, documenti, attori istituzionali coinvolti.

Peraltro, familiarizzare con l’argomento è oggi ancora più difficile. Alla base di questa ulteriore complicazione vi è il combinato disposto tra la riforma della contabilità pubblica del 2009, l’applicazione tra 2011 e 2013 di direttive e regolamenti comunitari in tema di armonizzazione del quadro di finanza pubblica degli Stati membri (i cosiddetti “Six-Pack” e “Two-Pack”), la riforma costituzionale del 2012 che con il nuovo articolo 81 ha introdotto il pareggio di bilancio, la legge 163 del 2016 che ha riunito in un unico provvedimento Legge di Stabilità e di Bilancio.

Proprio per dare una bussola e le coordinate di fondo per orientarsi a tutti i temerari che vogliono affrontare un sentiero tanto impegnativo, lo scorso 24 e 25 novembre si è svolta a Roma la prima edizione di un nuova iniziativa di formazione di Sbilanciamoci!, “Sbilanciamo i conti pubblici. Capire e cambiare il bilancio dello Stato”, che affianca e integra quella sui bilanci dei Comuni avviata con successo nel corso del 2016 insieme all’associazione Openpolis.

Trasmettere strumenti e chiavi di lettura agili ed essenziali per comprendere i processi e le scelte di bilancio, le manovre e i vincoli finanziari. È stato questo, in una parola, il senso della prima edizione del seminario: un’occasione preziosa per costruire e condividere competenze per rivendicare un diverso uso delle risorse, per aprire nuovi spazi di monitoraggio e partecipazione, per riuscire a incidere sulle decisioni economico-finanziarie del nostro Paese.

Nel corso dell’intensa due giorni di lavori, grazie al contributo di relatori di grande esperienza, sono state così illustrare le norme e le procedure del bilancio dello Stato (Efisio Espa), i saldi e gli obiettivi di finanza pubblica (Marcello Degni), la struttura e i contenuti dei principali dispositivi legislativi, dal Documento di Economia e Finanza e relativa Nota di Aggiornamento (Angelo Marano) alla Legge di Bilancio (Gianluigi Nocella), fino all’iter parlamentare di quest’ultima (Giulio Marcon).

Una particolare attenzione è andata proprio alla Legge di Bilancio, cardine della programmazione economico-finanziaria e snodo centrale del dibattito pubblico e politico. In particolare, una sessione laboratoriale (condotta sempre da Gianluigi Nocella) è stata dedicata alla lettura “in presa diretta” della nuova Legge di Bilancio 2018 attualmente in discussione in Parlamento.

Il seminario si è chiuso nel pomeriggio di sabato 25 con una tavola rotonda in cui si sono confrontati ospiti istituzionali e della società civile sui temi della trasparenza del bilancio e della partecipazione di cittadini singoli e organizzati: tra i primi, Giuseppe Pisauro (Ufficio Parlamentare di Bilancio), Francesco Boccia e Giulio Marcon (Commissione Bilancio della Camera), tra i secondi Grazia Naletto (Sbilanciamoci!), Stefano Lenzi (WWF), Vittorio Alvino (Openpolis).

Trenta persone di diversa età, provenienza geografica, percorso professionale hanno preso parte con interesse e curiosità alla due giorni di lavori, stimolando il dibattito nel corso delle varie sessioni e contribuendo a creare un ottimo clima per il confronto e l’apprendimento. Si tratta di un riscontro positivo e incoraggiante: riuscire a coinvolgere e attivare quanti più cittadini – singoli e organizzati – possibile sugli argomenti al centro del seminario è una priorità e un obiettivo strategico per Sbilanciamoci!.

Del resto, la partita del bilancio dello Stato è argomento troppo cruciale per lasciarlo nelle mani di pochi esperti e addetti ai lavori: soprattutto se si tratta degli stessi che da anni ci ripetono che “non ci sono i soldi” e che “dobbiamo stringere la cinghia perché abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità”.