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Cento città in piazza, la chiamata alla pace parte dall’Italia

Weekend di mobilitazioni diffuse in preparazione del 5 novembre. Da Bologna Elly Shlein lancia un appello perché questa rete italiana, con vocazione europea, si colleghi alle altre reti del Vecchio Continente perché la pressione sulla pace investa tutta l’Europa. Da Il manifesto.

È cominciato venerdì con una fiaccolata a Roma e un’iniziativa pubblica a Bologna, organizzata dalla Cgil emiliana e molto partecipata, il weekend di mobilitazione nazionale che prepara l’appuntamento del 5 novembre a Roma per chiedere negoziato, cessate il fuoco e una Conferenza internazionale per porre fine alla guerra in Ucraina.

Weekend che si conclude oggi a Roma con la partecipazione all’Angelus di papa Francesco, a mezzogiorno in Piazza San Pietro. Ma si farebbe un torto a Pistoia, a Napoli ad altre città grandi e piccole citando solo Bologna e Roma perché il venerdi di inizio weekend è stato denso di appuntamenti, convegni, presidi in quello che è stato chiamato il fine settimana delle “cento città” che rischiano però di essere molte di più tra ieri e oggi. Se l’inizio simbolico di questo “giro d’Italia arcobaleno” – come la rete EuropeForPeace lo ha chiamato – è stata venerdì la Fiaccolata in piazza del Campidoglio a Roma, marce, flashmob, presidi, momenti di silenzio, incontri, tende erano previste in tutto lo stivale. In preparazione di una «chiamata alla pace» che la coalizione arcobaleno EuropForPeace, forte di oltre 600 adesioni, ha organizzato per sabato 5 novembre a Roma.

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