Banca Etica con i suoi 45 mila soci si è riunita in assemblea straordinaria il 18 settembre a Palermo. Una assise per il cambio dello statuto e l’estensione del mandato della presidente Anna Fasano alla 5a consiliatura.
Banca Etica il 18 settembre si è riunita in assemblea straordinaria a Palermo per cambiare il suo statuto. All’assemblea, convocata in presenza nello splendido spazio dei Cantieri culturali della Zisa e anche online, sono chiamati a partecipare i suoi oltre 45 mila soci ed è pertanto un evento di democrazia diretta tra i più importanti che si svolgeranno in Italia quest’anno. Anche perché Banca Etica è una delle banche cooperative più accreditate nel mondo per i suoi percorsi di selezione della finanza etica e partecipativi.
Negli ultimi anni l’istituto ha visto tutti i suoi indicatori in crescita, ha raggiunto i 5 miliardi di euro di patrimoni gestiti in fondi etici, ai quali si può partecipare a partire da accantonamenti di 50 euro al mese per finanziare iniziative sociali selezionate. Ha 260 mila clienti e filiali non soltanto nelle varie regioni italiane ma anche in Spagna.
Legata al network della Global Alliance for Banking and Value, Banca Etica è nata a metà degli anni Novanta dopo un lungo percorso di gestazione per iniziativa di molte associazioni del Terzo settore e delle Mag, mutue di autogestione, e ancora oggi nel rigoroso iter di selezione per la concessione dei prestiti si avvale, oltre che dei consigli locali o Git (Gruppi di iniziativa territoriale), di una rete di oltre 150 mila volontari. Il suo modello è studiato a livello internazionale.
L’assemblea straordinaria di Palermo dovrà decidere se prolungare i mandati dell’attuale presidente, Anna Fasano, attraverso una modifica statutaria che dovrebbe permetterle di ricandidarsi. Si tratta di estendere il limite di candidatura alla presidenza a chi ha già esaurito l’attuale scadenza del quarto mandato di consiliatura, portando quindi da 12 a 15 anni il tempo massimo di permanenza nel consiglio del presidente eletto. Anna Fasano è stata eletta tre anni fa ed era già al suo quarto mandato da consigliera, quindi con lo statuto vigente non potrebbe ricandidarsi mentre sostiene che servano requisiti di esperienza e percorsi di crescita più lunghi per espletare il ruolo di vertice tra i 13 membri del consiglio di amministrazione della banca. A questo scopo già dall’anno scorso è stato aperto, con l’autorizzazione della Banca d’Italia, un “cantiere sulla governance” al quale hanno partecipato oltre 500 soci finora e che troverà il suo compimento proprio nell’assemblea della Zisa.
Il dibattito sull’estensione del mandato presidenziale però non manca di argomenti di disaccordo, anche per quanto riguarda la limitazione dei mandati dei Git. Osservazioni sono state portate sulla stessa convocazione dell’assemblea straordinaria a Palermo e sulle modalità di partecipazione. Anche se il comitato etico interno si è pronunciato in modo netto. Il capoluogo siciliano, ha sostenuto la presidenza, è stato scelto per la sua carica simbolica. Banca Etica è infatti molto impegnata nel contrasto a mafie e usura, oltre che per la valutazione dei progetti di effettiva sostenibilità ambientale.