Non basta invocare ritualmente la crescita, come fanno ormai anche gli adoratori del “rigore”: servono misure alternative, che rispondano a un minimo di razionalità economica
Autori Sezioni: Sebastiano Fadda
La fase 2 e la riforma del lavoro
La riforma del lavoro deve mirare a: riequilibrio distributivo, vera flessibilità, sostegno ai redditi, formazione, partenariato socioeconomico
Gli ammortizzatori sociali non bastano
Gli strumenti di sostegno al reddito – quando ci sono – sembrano diventati l’unica ricetta contro la crisi. Ma non servono affatto a far ripartire l’economia
Riforma dei contratti: un rischio e una proposta
Il pericolo di un sistema in cui il basso costo del lavoro compensa i ritardi nell’innovazione e sviluppo. Un’alternativa: il tasso programmato di produttività