Le nuove regole della cittadinanza prevedono che i bambini stranieri nati in Italia o arrivati prima dei 12 anni debbano avere concluso positivamente un intero ciclo scolastico
Autori Sezioni: Fiorella Farinelli
Colosseo, la tempesta perfetta
La vicenda Colosseo sembra la tempesta perfetta per far emergere in tutto il suo splendore il profilo decisionista di un governo capace di assicurare sull’onda dell’indignazione la giusta soluzione
Gli insegnanti tra i due fuochi
La buona educazione/Manca una vera politica del personale. E a rimetterci sono gli insegnanti italiani. Persino rimbrottati perchè non sanno apprezzare la grande bellezza delle 101 mila stabilizzazioni
L’inciviltà del Servizio civile nazionale
Nonostante due sentenze contrarie della magistratura, il Servizio civile nazionale continua ad essere vietato agli stranieri privi di cittadinanza italiana
Cosa ci insegna il caso di Costa Volpino
Il caso dell’istituto dove alcuni bambini italiani sono stati stornati in altre scuole per evitare la presenza di alunni stranieri non deve evocare i fantasmi del razzismo. Ecco perché
Ma la scuola paritaria non è “privata”
Referendum Bologna/2. Nella scuola dell’infanzia non esiste, in nessuna parte d’Italia, un’offerta statale e comunale in grado di accogliere tutti i bambini. Allora, meglio il sistema paritario, nel quale le regole sono uguali per tutti, che soluzioni privatistiche o i voucher
L’italiano straniero a Vigonovo
Pochi giorni fa, l’episodio della cittadinanza negata all’operaio marocchino che non sapeva leggere il testo del giuramento. Lui non ha imparato ancora l’italiano, noi non abbiamo imparato ancora niente, dopo 20 anni di immigrazione
Iscrizioni e stranieri, il lapsus dei tecnici
La procedura on line per entrare alle superiori esclude gli stranieri irregolari, quelli senza codice fiscale. Si rimedierà, speriamo. Ma questa svista ci dice molto
Sanatoria migranti, i perché di un flop
Meno di 135mila domande, mentre i sans papier sono almeno il triplo. A causa di un’operazione partita male e finita peggio. Un “vorrei ma non posso” che ha penalizzato tutti
Il concorso di Profumo taglia fuori i giovani
Sarà una gara tra gli iscritti alle graduatorie: una corsa riservata, restano chiusi i caselli all’ingresso per i neolaureati. E per i più precari tra i precari. Con molti dubbi sui criteri di giudizio