Il 64% della spesa italiana per le operazioni militari è destinato alla tutela degli interessi energetici nazionali, secondo un report di Greenpeace. A beneficiarne è principalmente l’Eni, presente con piattaforme offshore in quasi tutti gli scenari in cui la Difesa è attiva. Stanziati 2,4 miliardi negli ultimi 4 anni. Da Domani.
La Cop26 si è conclusa con l’impegno dei paesi partecipanti a mettere un freno all’utilizzo dei combustibili fossili e a passare a un modello energetico green e sostenibile per limitare gli effetti del cambiamento climatico. Ma guardando alle missioni militari a cui partecipa l’Italia e alla posizione assunta dalla Nato in tema di sicurezza energetica è difficile immaginare un cambio di passo nel breve periodo.