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Oltre 80 mila persone in 7 piazze: “Fermiamo le guerre”

Torino e Milano hanno sfilato sotto la pioggia, Bari, Cagliari e Palermo alla mattina, lunghi cortei a Firenze e Roma. In tutto si calcola che 80 mila persone abbiano manifestato sabato 26 ottobre per fermare le guerre e il riarmo.

I primi cortei si sono mossi nelle mattinate assolate di Bari, Cagliari e Palermo raccogliendo migliaia di persone. Nel pomeriggio hanno iniziato il loro cammino le lunghe file, con decine di migliaia di persone, che hanno contraddistinto le manifestazioni di Roma e Firenze, mentre nemmeno la pioggia battente ha scoraggiato le numerose presenze nelle piazze di Milano e Torino. In totale – considerando anche le presenze in manifestazioni “satellite” oltre le 7 “Piazze Arcobaleno” previste dalla mobilitazione nazionale – oggi sono scese in piazza per fermare la guerra e costruire la Pace oltre 80.000 persone.

La Giornata Nazionale di mobilitazione è stata convocata come momento di esplicitazione per le proposte concrete (e ribadite quotidianamente) della società civile che chiede percorsi di pace, disarmo, giustizia sociale e climatica. L’iniziativa”Fermiamo le guerre, il tempo della Pace è ora” è stata promossa da Europe for Peace, Rete italiana Pace e Disarmo, Fondazione PerugiAssisi per la cultura della pace, AssisiPaceGiusta, Sbilanciamoci e poi sostenuta e rilanciata oltre 400 organizzazioni della società civile di tutta Italia.

Con le decine di migliaia di persone scese in piazza oggi i contenuti dell’appello condiviso che ha lanciato la Giornata diventano ancora di più segno e strumento di una larga convergenza su proposte e richieste di Pace, Disarmo e Nonviolenza che le istituzioni italiane ed europee non possono più ignorare. Perché non si possono più ignorare i troppi morti e le tante distruzioni che caratterizzano le decine di guerre (non solo le più visibili) in corso nel mondo.