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Una mobilità urbana sostenibile che non lasci indietro nessuno

Il secondo episodio del podcast “A qualcuno piace verde” dell’Alleanza Clima Lavoro, realizzato in collaborazione con Radio Popolare e curato da Massimo Alberti, è intitolato “Una mobilità urbana sostenibile che non lasci indietro nessuno”. L’episodio indaga come stanno cambiando la mobilità e il modo di muoversi nelle nostre città, offrendo – tra luci e ombre […]

Il secondo episodio del podcast “A qualcuno piace verde” dell’Alleanza Clima Lavoro, realizzato in collaborazione con Radio Popolare e curato da Massimo Alberti, è intitolato “Una mobilità urbana sostenibile che non lasci indietro nessuno”. L’episodio indaga come stanno cambiando la mobilità e il modo di muoversi nelle nostre città, offrendo – tra luci e ombre – uno spaccato sulla situazione del traporto pubblico locale, sull’utilizzo del mezzo privato e lo sviluppo delle nuove forme di sharing mobility e mobilità dolce. Tra i temi affrontati, declinati anche nel quadro delle scelte e dell’iniziativa di policy dell’Unione europea, ve ne è uno di particolare rilevanza: sono sempre più numerose le persone che nel nostro paese si vedono costrette a rinunciare a occasioni di lavoro, studio, visite mediche, viaggio a causa della mancanza o della fruibilità di servizi di trasporto o per evitare i costi troppo elevati degli spostamenti. Si tratta del fenomeno della cosiddetta “mobility poverty”. La domanda chiave che emerge nel corso della puntata è pertanto: la transizione ecologica nel campo della mobilità urbana e del trasporto pubblico locale può essere una leva per ridurre le diseguaglianze e per favorire la giustizia sociale?

Ascolta il secondo episodio del podcast