Serve una valutazione attenta, ora che la pandemia appare agli sgoccioli, sulla tanto criticata politica dello ‘zero-covid’ cinese che aveva permesso di limitare a 30 mila circa il numero dei morti, a fronte del milione circa statunitensi (ma con una popolazione cinese quattro volte superiore). Da Euractiv.it
La tanto criticata politica dello ‘zero-covid’ cinese aveva permesso di limitare a 30 mila circa il numero dei morti, a fronte del milione circa statunitensi (ma con una popolazione cinese quattro volte superiore).
Federico Rampini preferisce però fare il raffronto con Giappone, Corea del Sud o Taiwan, che avrebbero avuto un basso numero di decessi da Covid-19 pur senza le misure draconiane assunte invece dalla Cina. Non è difficile comprendere che se in Giappone si sono avuti 58 mila morti su 126 milioni di abitanti, in Corea del Sud 32 mila morti su 51 milioni e a Taiwan 15 mila morti su 23 milioni, rapportando questi dati alla popolazione cinese questo significa che in Cina si sarebbero comunque dovuti attendere, con una politica di apertura, non meno di 750-800 mila morti.