L’ex cancelliera è contraria all’idea di mandare carri armati ad alta tecnologia a Kyiv in quanto ancora conta sulla possibilità che la Germania riesca a esercitare qualche pressione sulla Russia. L’esito degli accordi di Minsk ci mostra i danni di una pace frettolosa. Da Il Foglio.
L’intervista che Angela Merkel ha rilasciato allo Spiegel – ad Alexander Osang, lo stesso giornalista che aveva intervistato l’ex cancelliera tedesca a giugno – è destinata a non piacere a nessuno: non agli ucraini, perché la Merkel è contraria all’idea di mandare carri armati ad alta tecnologia a Kyiv in quanto ancora conta sulla possibilità che la Germania riesca a esercitare qualche pressione sulla Russia; non ai suoi sostenitori, perché la retorica liberale e multilateralista della sua ultima stagione sembra non esserci più; ma nemmeno ai suoi detrattori, che pretendono delle scuse per continuare a ignorare che quel che pensava la Merkel di Vladimir Putin, cioè che potesse essere governato e contenuto, lo pensavano tutti.