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Prospettive dopo la vittoria di Lula in Brasile

Bolsonaro perde le elezioni sul filo del rasoio, ma il bolsonarismo è più vivo che mai. A Lula e al Partito dei Lavoratori spetta ora la missione storica di arginare le tendenze politiche che covano nell’elettorato brasiliano.

Lo scorso 30 ottobre 2022 il Brasile ha vissuto le elezioni più polarizzate dalla fine della dittatura militare nel 1989. La contesa elettorale è stata vinta sul filo del rasoio da Lula – al secolo Luiz Inácio Lula da Silva – che tornerà per la terza volta al Palácio da Alvorada anche grazie al supporto politico del principale partito di centro-destra del Paese, il PSDB (Partito della Social Democrazia Brasiliana). Lula – fondatore e storico esponente del Partito del Lavoratori (PT) – conquista la presidenza dopo aver trascorso 18 mesi in carcere, dopo una condanna a 12 anni per corruzione che gli ha impedito di candidarsi alle presidenziali del 2018, spianando così l’ascesa al potere di Jair Bolsonaro. Lula è riuscito a dimostrare la sua innocenza solamente dopo che lo scandalo “Vaza Jato” è venuto alla luce, dimostrando la natura politica del procedimento giudiziario contro di lui e il coinvolgimento di agenti dell’FBI. Il leader dell’estrema destra brasiliana Jair Bolsonaro esce così sconfitto dalla contesa elettorale, nonostante i tentativi di utilizzare a suo favore la macchina pubblica (nota 1) e di ostacolare il voto nelle aree del Paese maggiormente favorevoli a Lula.

Mentre i sostenitori bolsonaristi marciano invocando l’intervento militare e facendo circolare false notizie di brogli, tutto il resto dell’asse politico che ha sostenuto Lula con un ampio fronte in difesa della giovane democrazia brasiliana respira aria di ritorno alla normalità. La situazione, tuttavia, è tutt’altro che pacificata: il lavoro di ricostruzione sarà duro e il bolsonarismo (anche senza lo stesso Bolsonaro) è ben lontano dall’essere definitivamente sconfitto. La sinistra vince in Brasile grazie al ritorno nell’agone politico di Lula, uno dei leader più popolari al mondo, che raggiungerà la Presidenza per la terza volta nel gennaio 2023 all’età di 77 anni; per limiti anagrafici, difficilmente punterà alla rielezione nel 2026. Come dimostrato dalla sconfitta di Fernando Haddad nel 2018, senza la leadership popolare di Lula la sinistra fatica nelle fasce più popolari dell’elettorato; dall’altro lato, l’asse bolsonarista potrebbe prosperare anche con un’uscita di scena (al momento improbabile) di Bolsonaro, grazie al familismo politico e al sostegno della borghesia bianca incattivita dalla crisi post-2014. Al fine di evitare un rafforzamento dell’estrema destra nei prossimi 4 anni, diventa quindi cruciale l’analisi delle tendenze politiche interne alla società brasiliana. In questo articolo riassumeremo le 4 tendenze che, a nostro avviso, sono di maggiore rilevanza. 

Il primo punto che salta agli occhi è la crescita dell’ex presidente in carica nelle regioni più povere, dove storicamente il PT raccoglieva più voti (nota 2). 

In secondo luogo, l’apparato ideologico della scuola di Chicago esce a pezzi dalla contesa politica.

L’ultraliberismo di alcune proposte in campagna elettorale è stato di fatto il tallone d’Achille del bolsonarismo, impedendo al governo uscente un maggiore sostegno fra le famiglie a più basso reddito. In questo senso, è esemplificativa la proposta – avanzata dal Ministro dell’Economia Paulo Guedes (dottoratosi in Economia all’Università di Chicago) ad appena una settimana dalle elezioni (nota 3)– di deindicizzare il salario minimo all’inflazione dell’anno precedente. Se si applicasse la regola proposta da Guedes a partire dal 2002, il salario minimo nel 2022 sarebbe calcolato intorno ai 502 reais, meno della metà del valore attuale di 1212 reais (MADE/USP 2022). (nota 4)

In terzo luogo, il PT cresce nella città di San Paolo e perde terreno nelle aree interne dello Stato (invertendo il dato del 2002 nel più grande collegio elettorale del Brasile). (nota 5)

Il quarto e ultimo aspetto riguarda il ruolo dei social networks durante la campagna elettorale. A partire dal 2018, la sinistra brasiliana è stata un caso di scuola delle difficoltà generali delle forze progressiste nell’usare a proprio favore le reti sociali. Al contrario, l’estrema destra ha dimostrato un’eccellente capacità di mobilitazione, tanto sui social network quanto nelle app di messagistica come Telegram e Whatsapp. Una maggiore presenza online di militanti e propaganda pro-Lula sembra aver contribuito a rallentare la crescita di Bolsonaro nelle ultime settimane della campagna elettorale.

Ciascuno di questi punti sarà dirimente negli anni a venire. Mentre da un lato le capacità di compromesso di Lula saranno di fondamentale importanza per portare dalla propria parte pezzi di Parlamento al momento ostili, dall’altro lato il nuovo governo e i partiti che lo sostengono dovranno tenere alto il livello d’attenzione sui temi sociali, ricucendo le fratture causate da 4 anni di governo Bolsonaro e mirando alla costruzione di una società prospera ed inclusiva. Mentre l’esecutivo guidato da Bolsonaro muore rumorosamente nelle proteste in corso, il bolsonarismo è più vivo che mai. A Lula e al suo esecutivo spetterà il compito non facile di spedirlo per sempre nell’angolo buio della Storia. 

NOTE:

1 Ad agosto, Bolsonaro ha creato aiuti per 35 miliardi di reais validi per soli 5 mesi. Secondo le stime del MADE/USP basate sugli effetti moltiplicatori dei benefici sociali (Sanches e Carvalho 2022) il pacchetto ha gonfiato il tasso di crescita del 2022 di 1,7 punti percentuali. 

2 La crescita di Bolsonaro tra i più poveri è stata attribuita all’approvazione dell’aiuto permanente di 600 reais; tuttavia, la corrente bolsonarista in Parlamento ha votato contro questa misura, che è stata approvata grazie ai voti dell’opposizione (PSOL, PSB).

3 Secondo la norma attuale, il governo è obbligato a correggere il valore del salario minimo e le pensioni almeno per l’inflazione dell’anno precedente. Recentemente, il ministro Paulo Guedes ha dichiarato di voler cambiare questa regola, pesando l’aggiustamento per le aspettative di inflazione. Come discusso dagli economisti del MADE/USP, il problema di questo cambiamento è che le aspettative tendono a sottostimare l’inflazione reale. In altre parole, poiché l’inflazione effettiva tende a essere costantemente superiore a quella prevista, la regola può comportare una perdita reale, riducendo il potere d’acquisto. 

4 Secondo il Dipartimento Intersindacale di Statistica e Studi Socioeconomici (DIEESE), il salario minimo per una famiglia di quattro persone dovrebbe aggirarsi intorno ai 6.388,55 reais, circa sei volte superiore rispetto all’ammontare attuale.

5 Nello Stato di San Paolo, Lula ha vinto nella capitale con il 53,5% dei voti, ma non ha raggiunto neppure il 40% nell’entro terra (dati TSE).

Bibliografia

DIEEESE (2022). Análise cesta Básica – Salário mínimo nominal – Outubro/2022 https://www.dieese.org.br/analisecestabasica/salarioMinimo.html
MADE/USP (2022). Como 4 anos de reajuste do salário mínimo podem impactar seu carrinho de compra do mês. https://madeusp.com.br/2022/10/como-4-anos-de-reajuste-do-salario-minimo-podem-impactar-seu-carrinho-de-compras-do-mes/.

Sanches, M. D. S., & Carvalho, L. B. D. (2022). Multiplier effects of social protection: a SVAR approach for Brazil. International Review of Applied Economics, 1-20.

TSE (2022) Resultado Eleições Anteriores https://www.tse.jus.br/eleicoes/eleicoes-anteriores/