Chiediamo di aprire la prossima Assemblea delle Nazioni Unite con un forte appello a tutti gli Stati, anche rivolto alla società civile, per fermare tutte le guerre, per fermare il riarmo, per eliminare dalla faccia della terra le armi nucleari, per affermare i diritti umani universali.
Gentile Segretario Generale, Eccellenze,
le scriviamo dall’Italia a nome di “Europe for Peace”, una coalizione di oltre 400 organizzazioni, associazioni, reti, sindacati, comunità che stanno operando da mesi congiuntamente per costruire iniziative di pace e riconciliazione nell’ambito della guerra in Ucraina (e lavorano anche per la Pace in tutti gli altri contesti di conflitto armati nel mondo).
Noi siamo sempre stati convinti (e oggi lo siamo ancora di più) che l’unica possibilità che abbiamo per salvare il pianeta e per eliminare le guerre, le armi nucleari, le povertà, il razzismo, le ingiustizie e il cambiamento climatico stia nella leale collaborazione tra tutti i popoli come previsto dal progetto delle Nazioni Unite. Solo il multilateralismo può portare una vera democrazia globale, a partire dalla volontà di pace della maggioranza delle comunità e dei popoli.
Purtroppo, gli interessi nazionali, finanziari e geopolitici per il controllo politico e militare, lo sfruttamento di territori e fonti di energia continuano a frenare l’applicazione del diritto internazionale e la costruzione di un governo di tutte le nazioni e di tutte le popolazioni. Un governo che sia realmente democratico ed universale finalmente in grado di prevenire, gestire e risolvere per le vie del diritto internazionale i conflitti tra stati e tra individui.
Questa lacuna porta con sé i drammi delle guerre, delle dittature, delle migrazioni forzate, della violenza sulle donne, della distruzione del pianeta che coinvolgono, con tempi e modi diversi, tutti quanti. L’invasione dell’Ucraina è l’ultimo esempio, in ordine di tempo, del disordine che governa il pianeta, con la particolarità che questa guerra potrebbe trasformarsi in un conflitto nucleare. Per difendere un sistema indifendibile il mondo intero si sente minacciato e si riarma. Siamo in guerra, come ben sanno da tempo le popolazioni più povere della terra nei tanti altri paesi in guerra e come da qualche mese hanno preso consapevolezza anche le opinioni pubbliche dei Paesi più ricchi e potenti, troppo spesso “distratti” su questi aspetti.
Con queste preoccupazioni Le scriviamo – e faremo di tutto affinché siano in tanti a scriverLe, per ribadire la necessità e l’urgenza del ruolo attivo delle Nazioni Unite al fine di riaffermare il primato del diritto e dei valori universali contro la logica delle guerre, del riarmo e dei blocchi militari. Portando il nostro sostegno agli sforzi politici, umanitari, culturali dell’ONU nel quadro generale degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e, in particolare, sostenendo l’Agenda politica per il Disarmo da Lei lanciata nel 2018.
Le chiediamo di aprire la prossima Assemblea delle Nazioni Unite con un forte appello a tutti gli Stati, anche rivolto alla società civile, per fermare tutte le guerre, per fermare il riarmo, per eliminare dalla faccia della terra le armi nucleari, per affermare i diritti umani universali.
Chieda all’Assemblea di convocare una conferenza internazionale per la pace, il disarmo e la cooperazione, a cui possano apportare il loro contributo anche Governi Locali e Organizzazioni internazionali di società civile.
Inviti l’Assemblea e gli stati membri ad assumere l’impegno di tagliare del 2% le spese militari, almeno per 5 anni, come rilanciato dai Premi Nobel ed Accademici, istituendo con il “dividendo di pace” un fondo globale gestito dall’ONU, da investire in programmi di riconversione industriale e tecnologica sostenibili e di economia disarmata, di sicurezza sanitaria contro le pandemie, di protezione dei diritti umani, di formazione per la difesa civile e nonviolenta.
Noi, in quanto società civile, la seguiremo, saremo nelle piazze, nelle strade, nelle scuole, nei luoghi di lavoro, nelle chiese a sostenere ed a portare il nostro contributo a questa conferenza.
L’Assemblea delle Nazioni Unite, unico luogo in cui tutti i popoli sono rappresentati, può ridare fiducia e speranza , ma tutti insieme abbiamo il dovere di proteggere l’umanità ed il pianeta dalle violenze e dalla distruzione.
Camminiamo insieme adesso e nessuno sarà più vittima.
Europe for Peace
Roma, 21 september 2022