Firenze aderisce a Europe for Peace ma, a causa di un convegno di tre giorni, posticipa la manifestazione a martedì 26 luglio, quando, in serata, ci sarà una fiaccolata dalla Biblioteca Nazionale a piazza Cavalleggeri.
Firenze aderisce a Europe for Peace ma, a causa di un convegno di due giorni dal 22 al 24 (qui il convegno alla Casa per la Pace di Firenze), posticipa la manifestazione a martedì 26 luglio, quando, in serata, ci sarà una fiaccolata dalla Biblioteca Nazionale a piazza Cavalleggeri.
Di seguito il testo del volantino:
L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha riportato la guerra nel cuore dell’Europa ed ha già fatto decine di migliaia di vittime. Si avvia a diventare un conflitto di lunga durata con drammatiche conseguenze per la vita e il futuro delle popolazioni ucraine, ma anche per l’accesso al cibo e all’energia e ai diritti sociali per centinaia di milioni di persone, per il clima del pianeta, per l’economia europea e globale.
Siamo e saremo sempre dalla parte della popolazione civile, delle vittime della guerra in Ucraina e dei pacifisti russi che si battono per porre fine all’aggressione militare.
La drammatica guerra in corso in Ucraina è una delle tante guerre – spesso dimenticate o peggio alimentate anche dai nostri Paesi – che ancora oggi devastano il pianeta. Questa guerra però rischia di provocare uno scontro diretto tra le potenze nucleari con conseguenza inimmaginabili.
Va quindi fermata subito, e occorre ciò che sino ad od oggi non si è visto, cioè che il nostro paese, l’Europa, le Istituzioni Internazionali operino attivamente per favorire il negoziato e avviino un percorso per una conferenza internazionale di pace che, basandosi sul concetto di sicurezza condivisa e non dello scontro tra politiche di potenza, metta al sicuro la pace anche per il futuro.
L’idea di una guerra del Bene contro il Male non aiuta i percorsi di pace e non corrisponde alla realtà, come dimostrato anche dal sacrificio del popolo Curdo concesso al turco Erdogan per avere in cambio il sì all’ingresso di Svezia e Finlandia nella NATO.
Per questo sono importanti scelte concrete per fermare l’escalation militare e arrivare al cessate il fuoco senza condizioni:
• Una MORATORIA dell’allargamento a Est della NATO quando il Parlamento italiano dovrà votare l’adesione alla Nato della Svezia e della Finlandia. Insieme alla proposta di una fascia ‘smilitarizzata’ dal Baltico al Mar Nero ciò rappresenterebbe un importante e concreto segnale di ‘pacifismo politico’.
• Fermare l’invio delle armi, sempre più potenti e letali, per riaprire lo spazio della diplomazia.
• Fermare la corsa al riarmo di cui anche l’Italia è protagonista (nel 2022 187 milioni di euro al Fondo Europeo che interviene a supporto dell’Ucraina con l’invio di armi e 200 milioni per le missioni NATO nell’Est Europa) e rilanciare con forza il percorso per l’eliminazione delle armi nucleari (l’Italia non ha ratificato ancora il Trattato)
La popolazione italiana, nonostante sia sottoposta a una massiccia propaganda, continua ad essere contraria al coinvolgimento italiano nella guerra e a chiedere passi concreti da parte del nostro governo e dell’Unione Europea perché sia ripresa con urgenza la strada dei negoziati.
Noi vogliamo dare voce a questo sentimento maggioritario nel paese, offuscato dai media mainstream e non rappresentato nel Parlamento.
La manifestazione fa parte della mobilitazione europea promossa da Europe For Peace e l’appello all’Europa e l’azione di #StopTheWarNow.
MILLE CONTRO LA GUERRA PERMANENTE