L’idea dell’Ucraina come di una nazione inesistente, artificio prodotto da una stretta cerchia, si alimenta e convive con la realtà di un paese spaccato trasversalmente. Da Domani.
- In uno scenario in rapida evoluzione, è utile chiedersi chi sia disposto a sacrificare cosa, per un paese che vent’anni fa Vladimir Putin, conversando amabilmente con George Bush, affermò sprezzantemente «non essere nemmeno un paese»
- L’idea dell’Ucraina come di una nazione inesistente, artificio prodotto da una stretta cerchia, si alimenta e convive con la realtà di un paese spaccato trasversalmente.
- Questa guerra sta comportando rischi a lungo termine per l’integrazione europea: oggi nel nome della realpolitik alcuni sono pronti all’abbraccio di un nazionalismo che viene evidentemente ritenuto, in quanto nostro alleato, più benigno rispetto a quello che nutre l’espansionismo autoritario russo.
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