A inizio 2020 il presidente Trump annunciava agli americani che gli Stati Uniti erano indipendenti dal punto di vista energetico. Un boom dovuto al fracking, che ora, con i prezzi sotto zero, diventa troppo costoso. Dal blog Atlante Treccani.
Nel 1973, In Italia, c’era l’austerity. Non quella dei parametri di bilancio che abbiamo imparato a conoscere negli anni Duemila, ma quella delle domeniche in bicicletta a causa del caro benzina. Durante lo scorso decennio non siamo mai arrivati a qualcosa di simile, ma la crescente domanda di petrolio e una catena di crisi mediorientali hanno determinato un’impennata del prezzo del barile. Il 2020 non è il 1973, ma lo stesso verrà ricordato come un anno cruciale nella breve storia della principale fonte di energia del pianeta.
Le cause del crollo del prezzo del greggio sono molteplici e si intrecciano fra loro, alcune risalgono a qualche anno fa, altre sono recentissime. La crisi del 2008 fece diminuire la domanda e con essa il prezzo: l’accordo di Obama con l’Iran rimise in gioco il quinto produttore globale e determinò un ulteriore ridimensionamento. Nel frattempo cresceva la quantità estratta negli Stati Uniti, che assistevano al boom del petrolio di scisto (shale oil), il greggio estratto con la tecnica del frazionamento (fracking). Nei mesi scorsi, invece, la trattativa tra Russia e Arabia Saudita per ridurre la quantità di greggio estratto a fronte di una offerta eccessiva si è arenata, e dunque l’offerta è rimasta eccessiva, facendo calare il prezzo. Poi è arrivato il Coronavirus e la domanda globale è calata di un terzo. L’epidemia e le pressioni americane hanno fatto scendere Mosca e Riyad a più miti consigli, ma la quantità estratta e messa sul mercato in questi mesi era già fin troppo abbondante. E così nella terza settimana di aprile, il greggio WTI (West Texas Intermediate, uno dei due tipi di petrolio, estratto appunto in Texas, che funzionano da riferimento per il prezzo, l’altro è il Brent del Mare del Nord) è sceso per qualche ora, nel mercato dei futures, a -40 dollari al barile.