Mentre attendiamo la definizione dell’agenda del Senato, il Consiglio comunale di Bologna approva un importante Ordine del giorno in cui l’importante città si unisce a Roma, la capitale, e ad altre migliaia di comuni in Italia e nel resto d’Europa nel chiedere che si fermi la ratifica del Trattato.
Mentre attendiamo la definizione dell’agenda del Senato, il Consiglio comunale di Bologna approva un importante Ordine del giorno in cui l’importante città si unisce a Roma, la capitale, e ad altre migliaia di comuni in Italia e nel resto d’Europa nel chiedere che si fermi la ratifica del Trattato. Non possiamo che ringraziare la prima firmataria Emily Clancy di Coalizione civica che insieme all’altro consigliere Federico Martelloni, e con il sostegno di tutto lo straordinario comitato Stop TTIP di Bologna è riuscita a far votare l’Ordine del giorno all’unanimità.
Questo dimostra che anche nel cuore del quadrilatero dei consorzi agroalimentari che tifano per il CETA, pensando di portare a casa qualche punto di fatturato in più sulla pelle di tutti noi, c’è una comunità umana e politica che mette al primo posto il bene comune e si unisce per chiedere adeguate tutele e rispetto dei diritti di tutti.
Ora spostiamo lo sguardo a Roma e al Senato, al quale chiediamo la stessa responsabilità, lungimiranza, rispetto.