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di Mattia Ciampicacigli
Il deficit democratico europeo è un vizio d’origine o il risultato di un’involuzione autoritaria? La doppia sfida di Tsipras è quella di cambiare la sinistra e allo stesso tempo l’Europa, superando i nazionalismi. Intervista al sociologo Luciano Gallino
di Giulio Marcon
Non è bastata la lezione dell’ex Jugoslavia: nella gestione della crisi ucraina per l’ennesima volta l’Unione europea si dimostra un nano politico, completamente subalterno agli Stati Uniti e alla Nato, nonostante si tratti di un’area centrale per gli interessi e gli sviluppi della costruizione della casa comune europea
di Luciana Castellina
Pensare che sia sufficiente accrescere i poteri del Parlamento per democratizzare la Ue è una ipotesi un po’ semplicistica
di Claudio De Fiores
Non basta un maquillage istituzionale per ripensare l’ordinamento europeo. Perchè l’Ue, come ricordava Hobsbawm, «non fu fondata come un’unione democratica»
di Teresa Pullano
Alexis Tsipras deve affrontare due scogli: la difficoltà di un’azione politica su scala continentale e l’assenza di un popolo europeo
di Anna Maria Merlo
Trent’anni fa c’era un migliaio di lobbisti a Bruxelles. Oggi sono circa 15 mila, perché oltre alla Commissione devono influenzare anche l’europarlamento
di Valentino Parlato
L’appello degli intelletuali in vista delle elezioni europee riduce il confronto a due candidati e dimentica persino di citare il nome di Tsipras
di Luciana Castellina
La prefazione di Renzi alla nuova edizione di “Destra e sinistra”. Ma come ammoniva Bobbio, bisogna fare attenzione al nuovo, perchè c’è molta merca avariata in giro
di Emilio Molinari
Per vedere il lato oscuro dell’Europa, più che Berlino bisogna guardare alla Bosnia, dove fu applicata la «shock economy» di Friedman