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Un Def che fa tornare indietro il paese

Nelle prossime ore il Governo trasmetterà alle Camere il Documento di Economia e Finanza, e non si può che essere molto preoccupati: non c’è alcuna misura di rilancio dell’economia per il 2020. Tutto ciò che non va nel Def, e ciò che si dovrebbe fare per rilanciare il Paese.

Nelle prossime ore il governo trasmetterà alle camere il Def (Documento di Economia e Finanza). Dalle indiscrezioni trapelate dalla stampa e dalla visione della bozza che sta circolando non si può che essere molto preoccupati.

Secondo il Def del governo siamo sostanzialmente alla crescita zero – forse negativa – nel 2019, aumentano il debito, il rapporto deficit-Pil e le misure della legge di bilancio del 2019 dimostrano di non avere nessun impatto sulla crescita economica e lo sviluppo nel corso di quest’anno. Le stime dell’impatto sulla crescita di “quota 100” e del reddito di cittadinanza si sono dimostrate totalmente infondate. Il Def del governo cerca di dare un quadro rassicurante e ottimista dei prossimi mesi, ma siamo davanti invece a una situazione molto preoccupante.

Gli investimenti pubblici sono ridotti al lumicino, l’occupazione ristagna e aumenta il divario tra nord e sud del paese, tra le zone più sviluppate e quelle arretrate. Le diseguaglianze crescono. Così non si va da nessuna parte. Il governo sta sbagliando strategia: senza investimenti pubblici, senza un piano straordinario del lavoro, senza una politica industriale il paese non riparte. E le persone stanno peggio. Il 2019 non sarà un “anno bellissimo”, ma un anno cupo per gli italiani.

Nel Def non c’è alcuna misura di rilancio dell’economia per il 2020. Si prevede una manovra di 26 miliardi di euro nel 2020, che in pratica serviranno per annullare le clausole di salvaguardia. Niente risorse per il lavoro, per il welfare, per gli investimenti. Si fanno stime completamente sballate sulle entrate e la crescita del Pil grazie ai provvedimenti già presi. La stima della crescita del Pil di uno 0,2% è totalmente campata in aria. In realtà – secondo le stime più accreditate – nel 2019 ci sarà un Pil con il segno negativo. Solo 8 mesi fa il governo ci prometteva una crescita dell’1,5%, poi è sceso all’1,2%, poi all’1%. Ora siamo arrivati allo 0,2%.

Si tratta di un Def finto, che non dice la verità, i numeri sono sottostimati. Serviranno molte più risorse solo per far fronte agli impegni già presi. Il governo nel Def pensa di andare ancora avanti sulla flat tax. Una follia. Avremo bisogno invece di fare una tassa patrimoniale su tutte le ricchezze oltre un milione di euro e di una tobin tax che colpisca le speculazioni finanziarie. Ma questo governo non ha il coraggio di andare contro i potenti e le caste dei privilegiati. Bisogna cambiare rotta. rottrimettiamo al centro il lavoro, l’ambiente, i diritti.