Per contrastare la diminuzione della forza lavoro, la Cina ha allentato il controllo sulle restrizioni alle nascite. Ma secondo alcuni demografi potrebbe non essere sufficiente a favorire un aumento significativo della popolazione perché l’ideale cinese tradizionale di famiglia numerosa è cambiato negli ultimi decenni.
Il 29 ottobre 2015, il 18° Comitato centrale del Partito comunista cinese (PCC) con un comunicato ha annunciato che tutte le coppie cinesi avranno diritto ad avere due figli. La nuova politica entrerà in vigore dal marzo 2016, dopo essere stata formalmente ratificata dall’Assemblea nazionale del popolo (il parlamento, ndt). Tuttavia non è chiaro se la fine della ultra-trentennale politica del figlio unico innescherà i cambiamenti demografici attesi dal PCC.
Secondo i dati pubblicati dall’Ufficio nazionale di statistica relativi al censimento del 2011, le persone con 60 anni o più sono il 13,26% della popolazione cinese, il 2,93% in più rispetto al censimento del 2000. I cittadini con 65 anni o più sono invece l’8,87%, l’1,91% in più rispetto alla rilevazione del 2000. Questo rapido invecchiamento della popolazione, combinato con il calo dei tassi di natalità ha provocato scarsità di popolazione in età da lavoro. Quindi, per contrastare l’invecchiamento della popolazione e la diminuzione della forza lavoro, la Cina ha allentato il controllo sulle restrizioni alle nascite.
L’abbandono della rigida politica del figlio unico è arrivato in seguito ai risultati deludenti del limitato allentamento del 2013. In base alle modifiche introdotte quell’anno alle coppie con genitori entrambi figli unici veniva permesso di avere un secondo figlio. Secondo la National Health and Family Planning Commission (NHFPC), al maggio 2015 1,45 milioni di coppie avevano fatto richiesta di poter avere un secondo figlio, soltanto il 13% di quelle che, in base alla nuova normativa, avevano diritto a presentare domanda.
L’ideale della famiglia numerosa? Resta solo nei libri di storia
Altri 90 milioni di coppie potranno beneficiare della normativa varata negli ultimi mesi. L’abbandono della politica del figlio unico interessa quei gruppi che erano rimasti esclusi dall’allentamento del 2013, come le donne di più di 35 anni, e il comunicato del governo ha suscitato un ampio dibattito sull’assennatezza della nuova politica. Molti genitori ora stanno riflettendo se sia il caso di avere o meno un secondo figlio.
Tuttavia, secondo alcuni demografi, l’abbandono della politica del figlio unico non sarà sufficiente a favorire un aumento significativo della popolazione della Cina. Yuan Xin, esperto di studi sulla popolazione della Nankai University di Tianjin, ha rilevato che l’ideale cinese tradizionale di famiglia numerosa è cambiato negli ultimi decenni, parallelamente allo sviluppo dell’economia e della società del Paese. La stessa National Health and Family Planning Commission (NHFPC) concorda che “ormai la maggior parte dei pechinesi – dopo decenni di politiche di pianificazione familiare seguite dalla capitale a partire dagli anni Settanta – ritiene opportuno avere meno figli e accudirli meglio”.
Sempre più cinesi optano per un numero minore di figli, specialmente nelle metropoli come Pechino. Le coppie con un solo figlio vivono principalmente nelle città, dove gli alloggi e l’istruzione hanno costi più elevati. La maggior parte di questi genitori decide di non avere un secondo figlio a causa delle pressioni finanziarie che questa scelta comporterebbe. Secondo un sondaggio del giornale China Youth Daily, l’84,9% degli intervistati si è detto preoccupato per le pressioni finanziare derivanti dalla crescita di un secondo figlio. Mentre le coppie ricche a sufficienza da potersi permettere un secondo figlio sono generalmente ultra-quarantenni, spesso con difficoltà ad averlo.
Il timore di intaccare gli standard di vita acquisiti
Secondo Peng Xizhe, direttore del Center for Population and Development Policy Studies della Fudan University di Shanghai, le nascite sono fino a un certo punto influenzate dalle politiche governative. Al contrario, i fattori decisivi risultano essere lo status finanziario, la filosofia e lo stile di vita della popolazione.
Altri fattori che possono determinare se le coppie avranno un altro figlio includono: lo stato di salute della madre; l’ulteriore pressione sui nonni; l’impatto percepito sulla carriera dei genitori (specialmente della madre). Le coppie devono anche considerare come bambini abituati a essere figli unici reagiranno ai cambiamenti della struttura familiare e che impatto potrebbero avere questi ultimi sul loro sviluppo. Anche quando la politica del figlio unico verrà effettivamente cancellata, probabilmente poche persone sceglieranno di dar vita a una famiglia più numerosa.
Comunque sia, il PCC spera di ricevere una risposta migliore dalla sua nuova politica dei due figli, rispetto a quella ottenuta dai precedenti allentamenti. Secondo la NHFPC, permettere a tutte le coppie di avere due figli migliorerà la struttura demografica e manterrà vitale la società. La NHFPC si aspetta che la nuova politica dei due figli aiuterà ad aumentare la popolazione fino a 1,45 miliardi nel 2030. Ma resta da vedere quanto la nuova politica sarà efficace nell’affrontare i crescenti problemi demografici della Cina.
Articolo pubblicato da cinaforum.net