Stravolta la democrazia, violate le regole, presi in giro i cittadini: l’approvazione della Legge di Bilancio 2019 è avvenuta con una grave mancanza di trasparenza e un preoccupante svilimento del ruolo del Parlamento. Si deve ripristinare subito un quadro di legittimità dell’azione pubblica in materia di bilancio.
L’approvazione della Legge di Bilancio 2019 è avvenuta con un iter legislativo caratterizzato da una grave mancanza di trasparenza e da un preoccupante svilimento del ruolo del Parlamento quale organo collegiale deputato a esaminare, dibattere e deliberare in modo dettagliato e con tempi congrui il provvedimento e i suoi contenuti.
Come si legge nel report pubblicato da Openpolis, “il Governo ha commesso gravi errori nelle modalità di approvazione della scorsa manovra di bilancio. Tutti i documenti sono stati trasmessi in ritardo, il Parlamento ha dovuto votare un provvedimento di cui non conosceva il contenuto e il Governo non si è assunto la piena responsabilità della legge approvata dalle Camere.”
Due dati su tutti: il Disegno di Legge di Bilancio, che dovrebbe essere trasmesso al Parlamento entro e non oltre il 20 ottobre di ogni anno, è stato inviato nel 2018 con ben 11 giorni di ritardo, il 31 ottobre. Inoltre, secondo Openpolis, il tempo disponibile per l’esame in Commissione Bilancio del Senato di ogni comma della Legge di Bilancio 2019 è stato di soli 4 secondi: una vera e propria assurdità.
“Il Parlamento è stato cannibalizzato dall’ennesimo voto di fiducia sulla manovra di Bilancio e subordinato ancora una volta alla volontà politica del Governo di sottrarre al dibattito pubblico l’esame di un provvedimento economico cruciale per le sorti del Paese – dichiara Giulio Marcon, portavoce della Campagna Sbilanciamoci!”.
“La Legge di Bilancio rappresenta il punto cardine del ciclo economico-finanziario dello Stato e il più importante documento di programmazione e allocazione del denaro pubblico – precisa Marcon. Il balletto dilettantesco con la Commissione Europea sulle stime e le cifre della manovra, il clamoroso ritardo nella presentazione alle Camere del Disegno di Legge di Bilancio, l’esclusione delle forze sociali dalle audizioni delle Commissioni Bilancio di Camera e Senato, il ricorso alla fiducia parlamentare per blindare il voto sulla manovra, che hanno accompagnato l’approvazione della Legge di Bilancio 2019 rappresentano un inaccettabile vulnus democratico che inficia la Legge di Bilancio e con essa l’intero processo di bilancio.”
Sbilanciamoci! chiede al Governo che venga al più presto ripristinato un quadro di trasparenza e legittimità dell’azione pubblica, a cominciare dai termini di presentazione e discussione del prossimo Documento di Economia e Finanza, che il Governo dovrebbe inviare alle Camere entro il prossimo 10 aprile.
“Di fronte a una crisi economica e sociale che dura da dieci anni e che a causa di politiche miopi e sbagliate non accenna a terminare, il minimo che il Governo italiano possa fare è, nel rispetto del dettato costituzionale, assicurare adeguate condizioni di partecipazione, apertura e trasparenza del dibattito pubblico e parlamentare sul modo e sulle finalità con cui si intendono utilizzare le risorse pubbliche”, conclude Marcon.